“Delirio” e “baccanale” per il carnevale al Sancho Panza
Per la prima volta in Italia, arriva dal nordeuropea la festa babilonese di Zagmoteck. Venerdì 23 febbraio in via De Cristoforis
Non è solo un concerto musicale quello dei Kraafs. Il loro spettacolo "Animale" è una mescolaza di influenze artisitiche e culturali disparate. Una performance musical teatrale ispirata al rito pagano del carnevale che libera ed esocizza gli istinti primordiali dell’uomo.
Durante la rappresentazione viene evocata la festa che celebrava l’arrivo della primavera nell’antica Babilonia. Secondo il rito un criminale veniva incoronato e diveniva il Re Zoganes. Dopo cinque giorni di baccanali e delirio, al Re veniva tolto lo scettro e la sua breve vita di crisalide si esauriva con il suo sacrificio agli Dei di fronte al popolo festante.
Nello spettacolo si mescolano musica e letture di poesie, teatro e travestimento. Un’intervista a Dieter Bossu, percussionista e batterista del gruppo, svela qualche curiosità sui Kraafs e sul loro modo di fare musica e teatro.
Cosa significa il nome e perché è stato scelto?
La traduzione di Kraafs dal fiammingo è "opposizione", "rottura". E’stato scelto perché ogni progetto rappresenta un momento di interruzione col passato e di rinascita verso il futuro.
Come e quando nasce la band?
Il gruppo ha preso vita circa sei anni fa dall'incontro fra musicisti provenienti da altre formazioni, autori di musica per teatro, registi di balletto e pittori. Una vera comunità di artisti a tutto tondo. Questo aspetto lo si può rilevare anche nella grafica. La copertina del disco d'esordio è una rappresentazione de "La nascita di Venere" di Botticelli, mentre la locandina di questo spettacolo è una rivisitazione de "I cugini Arnolfini"di Jan Van Eyck.
Quali sono le influenze sulla vostra musica e sullo spettacolo?
Le influenze sono molteplici proprio per la diversa estrazione dei componenti del gruppo. Tra musicisti, e non, possiamo citare James Ensor, Einstürzende Neubauten, Ennio Morricone, Tom Waits, Nick Cave, Astor Piazolla, De Kift,
Come avete conosciuto Donatella Bisutti, la poetessa italiana contemporanea di cui recitate alcuni testi nel vostro spetacolo?
Abbiamo conosciuto Donatella Bisutti attraverso la ricerca di autori contemporanei presso gli archivi della grande “biblioteca della poesia” di Gent, la città da cui veniamo. Oltre ai classici, la loro raccolta i testi dà una panoramica molto completa anche sulla poesia italiana. Abbiamo scelto fra le sue poesie “amore cannibale” perchè ben si adattava alla fisicità dello spettacolo.
Perché avete voluto lavorare sulla festa del carnevale?
Il carnevale evoca la libertà più assoluta e la ribellione all’autorità. Si abbandona la razionalità per vestire panni che non sono nostri o, forse, vuol dire proprio essere quello che siamo veramente. Lo spettacolo rievoca il carnevale pagano che, secondo la leggenda, si svolgeva a Babilonia nel 2500 avanti cristo. Un criminale veniva incoronato re e, per cinque giorni, aveva i poteri e i diritti del sovrano. Allo scadere del quinto giorno veniva sacrificato dal popolo agli dei. E’ un ottimo esempio di anarchia e ribellione.
Che tipo di serata si deve aspettare la gente da un musical-teatrale?
"Animale" è uno spettacolo/concerto che vede sul palco sei musicisti che suonano percussioni africane, pentole, tamburi, strumenti etnici, fiati, clarinetto e clarinetto basso, corni, basso elettrico, contrabbasso, chitarre elettriche, mandolino. Ora non mi viene in mente altro ma sicuramente ci saranno delle sorprese. In un angolo abbiamo anche un computer che contribuisce a dare una nota "tecnologica" allo spettacolo nel suo insieme. Chiaramente saremo in costume. Siamo stati definiti un gruppo "musical-teatral-lisergico", vedremo gli effetti alla fine.
Lo spettacolo dei Kraafs è venerdi 22 febbraio alle 22 al “Circolo Sancho Panza” in via De Cristoforis
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