Ai lavoratori Sea il bus navetta piace
Successo dell'iniziativa proposta ai dipendenti Sea residenti a Samarate. Presto il questionario diffuso anche a Ferno, Lonate Pozzolo e Cardano al Campo
Ai lavoratori Sea il bus navetta piace. È il risultato dell’analisi dei questionari distribuiti ai dipendenti Sea residenti nel Comune di Samarate. L’indagine conoscitiva è stata ideata per capire come e se il bus navetta da e per Malpensa fosse un’idea apprezzata dai lavoratori.
Grazie alla collaborazione e soprattutto grazie alla completezza delle risposte, si è raggiunta una mappatura pressocché completa e strettamente aderente alla realtà territoriale di Samarate e alle esigente dei lavoratori di Malpensa. Molto alta la risposta dei turnisti che coprono fasce orarie relative alle 24 ore della giornata e che abitano in un raggio di percorrenza dall’aeroporto che va dai 4 ai 15 km. Il 70 % degli intervistati usa l’automobile non per scelta ma per necessità poiché, viene ribadito più volte, i mezzi pubblici sono insufficienti nelle corse e inadeguati negli orari in relazione alle effettive necessità dei lavoratori: «È come dire: ben venga qualcuno che finalmente ha deciso di prendere a cuore la mobilità intorno a Malpensa – spiegano Vittorio Solanti, sindaco del Comune di Samarate e Maria Dolores Sessa, consigliere provinciale – ormai ridotta al collasso per eccesso di auto, viabilità inadeguata, compromissione per la salute e tutela dell’ambiente».
«Siamo consapevoli – affermano i promotori (insieme a Giuseppe Criseo, segretario regionale del sindacato Fta Cisal) – dell’importanza dell’obiettivo che ci siamo proposti e soprattutto siamo tanto realisti che non lasciamo nulla al caso. Il nostro studio sta procedendo con estrema cautela, altrettanta attenzione è data ai tempi, ai criteri e alle metodologie legate alla fattibilità. L’adesione nelle risposte dei lavoratori, l’importante supporto dei referenti Sea, Lazzarin e Bassanetti, nonché di tutte le parti sociali ci permettono di credere ulteriormente nel nostro operato. Tanto – continua Solanti – che questo progetto, ora, vedrà una condivisione territoriale. Al nostro lavoro, infatti si sono aggiunti altri apporti importantissimi».
Si è infatti costituito un tavolo di consultazioni a largo raggio con i Comuni di Cardano al Campo, Lonate Pozzolo e Ferno. Queste amministrazioni inizieranno, per ora, una simile indagine conoscitiva distribuendo gli stessi questionari ai lavoratori Sea abitanti nelle rispettive territorialità, che se li ritroveranno in busta paga il 27 marzo prossimo. «Una territorialità condivisa darebbe ulteriore forza alla nostra progettualità – sostiene Maria Dolores Sessa -. Non sono da escludere poi, indagini a latere, relative ai lavoratori, di tutte le aziende che gravitano intorno all’indotto di Malpensa. In realtà i lavoratori Sea sono 4000 mentre tutti gli altri sono 18.000. Non poca cosa. Di certo c’è anche la notevole cifra di 270 milioni di euro, in finanziaria, destinati ad hoc per la mobilità sostenibile e questo è un’ulteriore sostegno al nostro programma. Aspettiamo infatti dalla Regione, la notizia dell’emanazione del decreto attuativo, che potrà dare certezza alle idee con finanziamenti adeguati e indispensabili. Auspichiamo una reale innovazione del trasporto locale, non possiamo più permetterci di essere ciechi».
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