Betty: l’assistente virtuale del Fisco, nata in una fattoria

Presentate a Roma le novità per la dichiarazione dello status fiscale online. Tra queste un personaggio virtuale

Un fisco facile, meno burocratico, senza intermediari e senza sprechi. Questa è la promessa di un investimento tecnologico nell’esazione delle tasse, un settore nel quale evidentemente lo Stato deve e vuole investire.

L’attuale legislazione parla chiaro: gradualmente tutte le nostre operazioni fiscali si svolgeranno online, con vantaggi sia per l’amministrazione sia per gli utenti. L’amministrazione infatti potrà evitare sprechi, e avere sotto controllo tutti i dati in merito ai contributi. L’utente, invece, potrà gradualmente fare a meno del commercialista, gestire tutto da casa e avere interfacce sempre più personalizzate.

Il timore, però, è sempre lo stesso: saremo veramente in grado di compilare i complessi moduli del fisco, senza il supporto “umano” di un commercialista o di un addetto di sportello? Può essere, se Betty manterrà le sue promesse.

Chi è Betty? Betty è la prima addetta del fisco virtuale: è stata presentata questa settimana a Roma e sarà implementata sul sito creato tempo fa per la compilazione dell’F24. Già nei prossimi mesi il sito sarà rinnovato, diventando compatibile con tutti i sistemi operativi e pronto all’uso senza nessun download. Dal prossimo autunno, poi, apparirà Betty (il nome è provvisorio) che, con la sua cortesia e l’aspetto elegante, guiderà passo per passo alla compilazione del modulo.

Unico difetto, una voce ancora decisamente elettronica, ma comprensibile. L’implementazione di Betty è ora a carico del braccio tecnologico dell’Agenzia delle entrate, la Sogei, ma il vero merito di sviluppo spetta in realtà alla H-Farm, un gruppo creativo tutto italiano, nato dallo sforzo congiunto di alcuni grandi esperti di telecomunicazioni. Nella singolare ambientazione bucolica di Ca’ Tron a Treviso, sede dell’H-Farm, è nata la H-Care, sezione dedicata a questi nuovi Human Digital Assistant, di cui Betty è solo l’ultimo esemplare.

Gli assistenti virtuali di H-Care si stanno diffondendo nel mondo, per alcuni vantaggi: sono belli, ovviamente, e soprattutto funzionano su dispositivi differenti. Infatti possono essere usati per siti web, cellulari e chioschi digitali. Così i volti sempre educati, e mai stressati, di queste assistenti sono apparsi alla conferenza di Comdata del 22 marzo a Roma, sull’assistenza online di Telecom e, in versione “mucca”, alla Cowparade di Milano. Ora, con un taglio di capelli diverso e, probabilmente, una parziale evoluzione tecnologica, si sta preparando il personaggio che debutterà al Fisco, cosa che rappresenta un grande traguardo per questo tipo di tecnologie, finalizzate a rendere più umana una pagina web.

Questo personaggio virtuale, che di sicuro ha un grande appeal sul pubblico, è comunque solo una minima parte delle promesse di rivoluzione del fisco. Il modello ideale, secondo le intenzioni delle agenzie delle entrate, è quello di un portale unico presso il quale i cittadini riceveranno moduli precompilati con tutti i loro dati sul reddito, da verificare e integrare con eventuali dati aggiuntivi. Passeremo quindi da un fisco passivo, che attende che il cittadino passi a consegnare i moduli, a un fisco attivo che lo interpelli e gli ricordi i suoi doveri. Proprio per questo oltre a parlare, con ogni probabilità, Betty imparerà anche ad inviarci Sms ed e-mail, per avvertirci dei pagamenti. La sognavate già come fidanzata? Eccola, proprio come se fosse la vostra ragazza, difetti compresi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Maggio 2007
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