Dall’Uruguay a Tradate, sulle tracce della nonna

Visita all’anagrafe di un cittadino uruguayano la cui nonna era nata in città nel 1881

Scene di commozione nei giorni scorsi all’Ufficio di Stato Civile del Comune di Tradate. Agli sportelli si è infatti presentato Jorge Luis Cocchi, cittadino uruguayano residente a Paysandù, una città di 80.000 abitanti sita sulle sponde del fiume Rio de la Plata, proprio al confine con l’Argentina.

Il Sig. Cocchi, che era accompagnato dalla moglie Adriana, è il discendente di famiglie tradatesi che nel secolo scorso in diversi momenti emigrarono in Sud America. Trovandosi in Italia per un periodo di ferie, non ha resistito alla tentazione di passare da Tradate per visitare la città di origine della nonna e dei bisnonni paterni e materni.

La nonna Rosa Maria Cocchi era infatti nata a Tradate nel 1881. Rimasta orfana, nel 1898 era emigrata in Uruguay dove, l’anno successivo, si era sposata con un oriundo italiano. Il marito Josè (Giuseppe) Cocchi era nato a Buenos Aires da una famiglia anche lei originaria di Tradate (probabilmente lui era anche un lontano parente di Rosa Maria).

La coppia ha avuto dieci figli, oggi ormai defunti, ma solamente due nipoti: il sig. Jorge Luis e una cugina che vive anche lei a Paysandù. Gli eredi hanno col tempo perso i contatti con i discendenti dei familiari rimasti in Italia.

Cocchi, giunto a Tradate in treno da Milano si è recato in allo Stato Civile in compagnia del vice Sindaco Gianluigi Margotti e ha chiesto di poter vedere gli originali dell’atto di nascita della nonna.

È stato per lui emozionante visionare gli atti ufficiali relativi alla nascita dell’amata nonna. Con orgoglio ha poi voluto mostrare a Margutti e ai dipendenti dell’ufficio i documenti originali che la nonna usò al momento della sua partenza per il Sud America: il lascia passare per l’espatrio rilasciato dal Ministero degli Esteri e i documenti di imbarco per il viaggio Genova – Buenos Aires a bordo della nave “Città di Milano”.

A ricordo della visita, il vice Sindaco ha voluto omaggiare i coniugi Cocchi con una copia del nuovo libro sulla storia della Frera scritto da Ernesto Restelli, di cui Margutti stesso ha curato la postfazione. 

I Signori Cocchi hanno trascorso il resto della mattinata girando per le strade cittadine per cercare di individuare quegli scorci che erano raffigurati nelle vecchie cartoline, da loro tutt’ora gelosamente conservate, che i parenti tradatesi inviavano alla nonna all’inizio del secolo scorso.

Per il pranzo avevano intenzione di recarsi al ristorante “La Ferrata”, in quanto, come testimoniato da una pubblicità di inizi ‘900 che avevano con sé, il ristorante all’epoca era gestito da un loro parente.

Terminato questo viaggio nel passato della propria famiglia, i signori Cocchi hanno fatto rientro a Milano, da cui il giorno dopo sono ripartiti per l’Uruguay.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Maggio 2007
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