Settecento sorrisi per lo sport disabile

Quinta edizione e quinto successo per il convegno svoltosi al Cinema Vela. Protagonisti sul palco società e atleti di tutta la provincia. Ballerini: "I professionisti imparino da voi"

Cinema Vela affollato da settecento persone, una sfilata di campioni sconosciuti applauditi e premiati da campioni che spesso si vedono solo in televisione, oltre tre ore passate tra divertimento e riflessione.
È stato ancora una volta un successo la serata dedicata al quinto convegno sullo sport disabile intitolato "Conoscerlo e farlo conoscere… basta poco" condotto e voluto da Roberto Bof e ospitato per la prima volta dalla grande sala di via Sanvito.

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Un’occasione unica, purtroppo unica verrebbe da sottolineare, per portare un mare di attività al di fuori della stretta cerchia di parenti e volontari che da anni si impegnano ad animare le società, a organizzare allenamenti, tornei, campionati, gare, corsi e quant’altro.
Una serata che non passerà nel dimenticatoio, perché è ormai troppo l’interesse che questo incontro riesce a calamitare una volta all’anno. Se ne sono accorte le istituzioni, per una volta presenti con diversi responsabili non necessariamente seduti in prima fila, se n’è accorto lo sport dei normodotati, che ha portato in platea un folto gruppo di atleti e dirigenti di molte discipline, anche quelle più amate dai tifosi di Varese e provincia.
Inutile fare l’elenco di chi c’era: per riassumere gli interventi di atleti e tecnici dello sport professionistico è sufficiente una frase del commissario tecnico del ciclismo Franco Ballerini, presente e chiamato sul palco a premiare molti atleti disabili. «A volte gli atleti normodotati si risentono quando un allenatore fa loro un appunto. Dovrebbero imparare da voi, che state passando una serata ricca di impegno ma soprattutto di ironia».
L’ironia è quella di Roberto Bof, perfetto presentatore supportato dal “guastatore” Bruno Arena dei “Fichi d’India”: è toccato a lui insistere su un tasto che scopre un nervo vivo. «Siamo alla quinta edizione – ha ribadito Bof – e credo che sarà l’ultima. Più di così non possiamo fare, è ora che le istituzioni prendano in mano l’organizzazione del convegno».

Accanto a lui intanto si sono alternati atleti e società, altri hanno fatto capolino sul maxischermo del cinema dove è stato possibile guardare diversi filmati con protagoniste le molte discipline praticate dalle associazioni di Varese.
Difficile, in un incontro così ricco di emozioni, raccontare passo dopo passo quello che è accaduto. Ci limitiamo a segnalare qualche testimonianza, forse le più toccanti se è possibile fare una graduatoria: quella di Giancarlo Cosio, campione del mondo di sci nautico, nato con gravi malformazioni a causa di un terribile principio attivo (il talidomide) tolto troppo tardi dal mercato. Oppure quelle di Silvana Vinci e di Federico Bianchi, capaci di tornare in sella dopo essere stati in coma e, soprattutto nel caso di Federico, di aver sconfitto ogni più negativa previsione medica.
Per concludere vogliamo solo ricordare le società salite sul palco del Vela, con i propri portacolori, le proprie tute colorate, i dirigenti e i volontari. Polihandy Gallarate, PolHa Varese, centro ippico Ronco di Diana, Vharese, Handicap Sport Varese, Ciechi sportivi varesini, gruppo sportivo dell’Ente nazionale sordi, Cuffie Colorate, Acquamondo, Asa Anffas, Wheelchair Hockey Skorpions (con padrino Maurizio Ganz), Armata Brancaleone, Aias Busto Arsizio, Amici del Gamba.
A tutti loro, complimenti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Dicembre 2007
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