Gioeübia, polenta e bruscìti per un giovedì sera di festa
Come da tradizione l'ultimo giovedì di gennaio si bruciano i fantocci e ci si lascia il freddo alle spalle. In tanti in coda per il piatto tipico di Busto
Come ogni anno è arrivato: l’ultimo giovedì di gennaio. E nel 2008 coincide anche con l’ultimo giorno del mese, giovedì 31 gennaio. Ci siamo quindi: oggi a Busto si bruciano le "gioeübie" con la speranza che insieme a loro se ne vadano anche l’inverno e il freddo. L’appuntamento con il falò principale è in piazzale Venzaghi alle 19, ma la festa – soprattutto per i più piccoli – è iniziata già al mattino. Alcuni dei "fantocci" – anche se il termine non rende onore ad alcune realizzazioni – sono stati esposti per tutta la giornata nella centralissima piazza Santa Maria. Verso le 11.30 molte classi di scuole elementari hanno fatto un giro per vederle più da vicino. C’è quindi la Gioeübia realizzata da "ul cuarantacenchi" (la classe ’45) che richiama la tradizione de "i Bügati" ovvero i bachi da seta e accanto i due folletti della scuola dell’infanzia Bianca Garavaglia. Dall’altro lato le gioeübie della Famiglia Bustocca e della classe del 1947. Non mancano poi due fantocci dai toni più polemici che goliardici. Ci sono infatti quella realizzata dalla Lav, Lega antivivisezione e quella della Lega Nord, che richiama i problemi dei rifiuti napoletani: due fantocci con le facce di Prodi e Jervolino
Ma non è finita. Oltre alle gioeübie realizzate nei cortili delle scuole e degli asili, o a quelle che si possono ammirare anche nelle vetrine dei negozi, altri falò sono stati organizzati anche in altre zone della città. Fra queste gli Amici della Madonna in Veroncora hanno sposto e bruciato il loro fantoccio sul piazzale della Chiesa del SS. Redentore, la Parrocchia Madonna Regina ha dato fuoco al suo alle 19.30 all’angolo tra via Lonate e via Micca. Comunità Giovanile ha ha inveceorganizzato il falò della sua Gioeübia (esposta durante la giornata in piazza S. Maria) e una festa con musica dialettale dal vivo e vin brulé in vicolo Carpi alle ore 21.
La tradizione però non si ferma qui: dopotutto, che festa sarebbe senza del buon cibo? Sulla scia del successo degli scorsi anni l’amministrazione comunale e il Comitato Commercianti del Centro Cittadino hanno invitato verso le 20 i bustocchi a gustare un fumante piatto di polenta e bruscitti in piazza San Giovanni. E i bustocchi non si sono certo fatti pregare: una coda lunghissima ha invaso la piazza. A servire i piatti niente meno che il sindaco Gigi Farioli, naturalmente dopo aver assaggiato e dato parere positivo.
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