Smantellato il cantiere nautico Moretto

Per ora è stato eliminato solo l'accesso ai pontili in attesa che vengano spostate le imbarcazioni ancora ormeggiate. Continua la "guerra" all'abusivismo del consorzio dei laghi

Continua il braccio di ferro tra cantieri nautici sul lago Maggiore e Consorzio di gestione dei laghi varesini. L’ultima "sfida" si è consumata questa mattina ancora ad Angera che aveva già visto lo smantellamento del cantiere D’Alesio alcuni mesi fa. Questa volta è toccato ai pontili del cantiere Moretto che, secondo il consorzio guidato da Ercole Ielmini, è «abusivo dal 2001 – dice il presidente – ovvero da quando la Regione Lombardia ha respinto la richiesta di costruire un porto, perchè di questo si tratta, in quel punto. Nonostante il parere negativo il proprietario è andato avanti per la sua strada ricorrendo al Tar ma senza risultati. Ora è venuto il momento di smantellarlo». Da ordinanza affissa, nella mattinata di oggi giovedì 6 marzo, sarebbero dovuti intervenire dei mezzi per smantellare l’accesso alla struttura galleggiante ma nella nottata la proprietà aveva già provveduto a spostare parte delle barche attraccate e a eliminare la passerella e l’ufficio galleggiante.

Attualmente sono attraccate agli ormeggi ancora una centinaio di imbarcazioni che i proprietari dovranno provvedere a spostare nei prossimi giorni, pena la rimozione da parte delle autorità. Questa mattina un paio di proprietari di imbarcazioni erano sul posto per difendere i propri ormeggi spesso pagati a suo tempo anche alcune decine di milioni di vecchie lire. Assente il proprietario della struttura Massimo Moretto.  I proprietari delle imbarcazioni sono spesso provenienti dal resto della provincia ma anche da Milano.

Da quando la gestione dei porti e delle spiagge è passata dalla regione al consorzio sono venuti a galla alcuni nodi cruciali per troppo tempo rimasti irrisolti come quello dell’aumento dei canoni di concessione che, secondo una parte consistente dei proprietari di cantieri navali, sarebbero stati aumentati in maniera spropositata. Altra questione scoperta è quella dei posti barca nei porti pubblici che nel 99% dei casi non rispettano le percentuali di posti assegnati da una legge regionale ai residenti e ai turisti. La nascita del consorzio è stata propiziata proprio da questa serie di tematiche rimaste "sott’acqua" fino ad oggi e che ora si sta tentando di risolvere cercando la mediazione anche dell’assessore regionale alle infrastrutture Raffaele Cattaneo che, più di una volta, è dovuto intervenire. Nell’attesa di atti concreti, però, continuano a verificarsi situazioni di tensione tra i vari attori: sindaci, consorzio e imprenditori del settore.

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Sgombero di un cantiere 4 di 7
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Pubblicato il 06 Marzo 2008
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