Costituita la Fondazione Montevecchio, ecco il CdA

Emilio Paccioretti è il peesidente del consiglio di ammonistrazione di cinque membri. Obbiettivo: valorizzare la storica villa samaratese

Con la sottoscrizione dell’atto notarile da parte del sindaco Vittorio Solanti nasce la Fondazione Montevecchio, strumento pubblico – ma aperto ai contributi dei privati – per la valorizzazione ed il pieno recupero della villa omonima acquisita dal Comune nel 1975.

«Vogliamo fare di Villa Montevecchio un centro di rappresentanza per la comunità economica-imprenditoriale e sociale samaratese» spiega il presidente della fondazione Emilio Paccioretti. E se l’obiettivo finale è quello di valorizzare pienamente gli spazi della storica villa costruita all’inizio del secolo e di promuoverne il pieno recupero dopo anni di interventi manutentivi dilazionati, Paccioretti individua anche i due obiettivi che in questa fase il nuovo soggetto dovrà perseguire: «In primo luogo valorizzare quel che c’è già, ad esempio i matrimoni celebrati con riti civili: perché non estendere i servizi offerti attraverso convenzioni con operatori locali che operano nella ristorazione catering, nell’intrattenimento?» Un modo dunque per aggregare intorno al Montevecchio le forze dell’imprenditoria samaratese. «E poi valorizzare gli spazi comunali, favorendo la presenza del pubblico presso la biblioteca e gli uffici della cultura».

All’indomani della costituzione, è stato presentato anche il Consiglio di Amministrazione, a cominciare dal presidente indicato in Emilio Paccioretti, grande sostenitore dell’operazione, dimessosi in settimana dalla carica di assessore comunale per incompatibilità di ruoli. «La fondazione – assicura il sindaco Solanti – non è un corpo acefalo e a se stante rispetto al Comune: nello statuto c’è la piena garanzia sulla proprietà dei beni affidati in uso trentennale alla fondazione. Ma è prevista anche l’incompatibilità tra amministratori comunali e amministratori della onlus» per evitare che chi controlla e chi è controllato si identifichino nella stessa persona. Mentre sulla questione delle gare per l’assegnazione dei lavori Paccioretti ricorda che la fondazione, in quanto pubblica, prevede la massima trasparenza e regolarità attraverso le consuete gare d’appalto.

Accanto a Paccioretti, altri quattro consiglieri d’amministrazioni caratterizzati da preparazione e competenze: Ilaria Ceriani, giovane architetto di Verghera esperta in bioarchitettura e bioecologia; Marco Introini, architetto e fotografo, nonché docente di Fotografia dell’Architettura presso il Politecnico di Milano; Fortunato Giovanni Magnaghi, imprenditore samaratese e rappresentante dell’Acai (Associazione Cattolica Artigiani Italiani); Morgana Stell, cresciuta professionalmente nella Fondazione IBM Italia, per la quale si occupava di gestione di progetti in ambito artistico e culturale. Revisore dei conti è stato nominato il ragioniere Aldo Bellora. E’ previsto anche un comitato scientifico – non retribuito – per promuovere iniziative di ricerca, ad esempio attraverso borse di studio per studi e tesi di laurea.

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Pubblicato il 07 Giugno 2008
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