Varese 1910, ecco il nuovo proprietario
La società ceduta ad Antonio Rosati, imprenditore navale e meccanico. Al suo fianco anche Fogliata; Luca Sogliano resterà direttore generale. Martedì la presentazione a Palazzo Estense
Un uomo nuovo al timone del Varese 1910. La metafora marinara non è campata per aria, in questo caso, visto che la proprietà del club biancorosso è passata ufficialmente oggi ad Antonio Rosati, imprenditore che arriva dal mare – è nato a Santa Margherita Ligure ma è di famiglia milanese – e che ha interessi nei cantieri navali oltre che nell’industria meccanica.
Rosati, 39 anni, è stato per diverso tempo in predicato di rilevare lo Spezia che naviga in cattive acque; fallito quel progetto a causa del mancato supporto dell’Inter che avrebbe dovuto aiutare l’imprenditore a coprire il buco nel bilancio nel club ligure, ecco il contatto con Luca Sogliano e l’approdo in quel di Varese. Per la rinascita dello Spezia Rosati (foto da: http://tuttospezia.blogspot.com) aveva pensato proprio a Sogliano nel ruolo di direttore generale, una possibilità che invece è diventata realtà nella Città Giardino con una curiosa capriola del destino. Il Varese dunque prosegue con la continuità garantita dal proprio massimo dirigente e con una novità societaria per certi versi clamorosa. Fino a venerdì infatti il pacchetto di maggioranza era vicino a passare al costruttore saronnese Damiano Alberio, un’eventualità poi capovoltasi con le novità provenienti da casa Sogliano dove è maturata in modo deciso l’offerta di Rosati.
Il nuovo patron biancorosso è impegnato principalmente in due attività. Da un lato si occupa di carrelli elevatori con la OMG, azienda mantovana entrata nel 2004 nell’orbita della Errebì, la società della famiglia Rosati; dall’altro, come già accennato, ci sono invece i cantieri nautici della Queens Yacht con sede a Rosignano Solvay. Il centro direzionale delle attività della holding che ora annovera anche i colori del Varese è invece tra Milano e Cinisello Balsamo.
Rosati non sarà però l’unico finanziatore del nuovo corso biancorosso: al suo fianco ci sarà ancora l’ingegner Fogliata (il finanziatore bresciano che insieme a Riccardo Sogliano ha portato avanti il progetto stadio XXI Secolo) il quale è in buoni rapporti con il nuovo proprietario e ha voluto proseguire con un investimento che oscillerebbe tra i 300 e i 500mila euro. Inoltre la mini-cordata messa in piedi dall’ex presidente Claudio Milanese dovrebbe confermare il proprio impegno da “supporter di lusso”. Insomma, un’iniezione importante che garantisce anzitutto il proseguimento dell’attività del Varese e, forse, anche qualche ambizione sul piano sportivo anche se questo sarà eventualmente Rosati a dirlo nella presentazione ufficiale, martedì pomeriggio a Palazzo Estense. Una scelta, quella della sede comunale, voluta dallo stesso imprenditore (forse su suggerimento di Sogliano), che pare un “bel gesto” nei confronti del sindaco Fontana per la sua attività di tessitore di trama e ordito biancorossi, portata avanti negli ultimi mesi.
In concreto intanto c’è la consegna della fideiussione che permetterà al Varese di iscriversi al prossimo campionato. Operazione portata a termine dal segretario generale Massimo Dibrogni, che ha raggiunto la sede della Lega a Firenze con tutti i documenti necessari per concludere ogni pratica in questo senso. Una seconda buona notizia, forse scontata, ma che non guasta in un giorno comunque importante per la quasi centenaria storia del Varese.
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