Una casa sull’albero per i bambini in affido. Ora cerca i soldi per pagare i muratori

Designer varesino progetta un'abitazione per il Villaggio Sos di Morosolo, ma ha bisogno di denaro per la costruzione

Il sogno di un bambino? Una casa sull’albero. Edoardo Vanetti, designer di Varese, sta per regalarla ai bambini del villaggio Sos di Morosolo, ragazzini in affido che vivono in una struttura a piccoli nuclei familiari.

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La casa sull’albero 4 di 6

Ha già fatto il progetto, ha persino ottenuto da uno sponsor, un’azienda brianzola – la Vittorio Bonacina che ha regalato i materiali in legno di canna indiana, li ha portati a Morosolo e ha iniziato ieri a montarli. Ma l’impresa costa e per questo, da oggi, Edoardo, che stato per tanto tempo uno scout, ha aperto una sottoscrizione, tra amici e sostenitori, per raccogliere i 6mila euro che servono per pagare il montaggio: operazione complicata, che necessità artigiani qualificati.

Vanetti ha 25 anni e ha realizzato tutto il progetto: “E’ la mia tesi di laurea in design industriale” racconta. “L’idea era quella di realizzare una casa adatta all’infanzia, dunque con forme arrotondate e in legno, una casetta da mettere su un albero, ispirandosi alla “architettura parassitaria”, una corrente che viene dal nord Europa, e che prende in considerazione tutte le esperienze di costruzioni realizzate, sopra altre già esistenti”.

Per concretizzare l’opera, Edoardo, che da 10 anni fa il volontario al villaggio Sos, ha prima chiesto ai suoi committenti: “I bambini hanno urlato di gioia” spiega “ e chi non sarebbe stato felice?”. Il Villaggio ha dato il suo ok, e il progetto è cominciato, il professor Giampiero Bosoni, del Politecnico di Milano, ha seguito l’opera passo passo. L’idea nasce però da lontano. Edoardo ha già una casa su un albero, costruita da lui e dal fratello, nel 1999, nel giardino di casa, a Bosto, nel centro di Varese. Una casetta nota a molti varesini, che quando scendono la via San’Imerio non possono non notare quella capanna di legno, a sei metri da terra, su un faggio. Beh, quella casetta la costruirono il designer e il fratello, con assi di legno e pazienza, in un’estate, quando era ragazzino. “Fu una esperienza bellissima, una vera ricerca di libertà, di spazi tutti nostri. Ci diedero il permesso di farla e ho pensato che anche i ragazzini di Morosolo sarebbero stati felici di vivere un’esperienza del genere”. Già, ma manca poco, pochissimo: mancano all’appello, circa 6mila euro.


Per chi volesse….

bollettino postale sul C/C Postale n. 10952216 (Intestato a SOS Villaggio del Fanciullo "F. Pavesi") con causale: casa sull’albero!

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Pubblicato il 02 Luglio 2008
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