Cresce l’attesa per il film sulle Brigate Rosse
Tra le polemiche, si svolgerà sabato la prima proiezioni di “Il Sol dell'Avvenire”, ispirato a un libro del brigatista rosso Franceschini
Non cessano le polemiche, montate in Italia ma con epicentro a Locarno, sul film di Gianfranco Pannone, “Il Sol dell’Avvenire”, ispirato a un libro del brigatista rosso Franceschini e dedicato a ricostruire la storia della nascita delle BR.
Era stato, l’altro ieri, il ministro per i Beni culturali Bondi a lanciare la polemica accusando il lungometraggio previsto in antepima al Festival di Locarno 2008 di apologia del terrorismo di estrema sinistra.
Durante tutta la giornata, nelle sale stampa e nei punti di ritrovo del festival si è parlato di un imminente conferenza stampa degli autori che sono già presenti sulle rive del Verbano in vista dell’anteprima del film sabato pomeriggio.
Gli autori hanno effettivamente incontrato diversi giornalisti al Festival ma, stando all’ufficio stampa di quest’ultimo, non è ufficialmente calendarizzato alcun incontro con la stampa fino a sabato sera (verso le 20, subito dopo la fine della proiezione).
Ciò non ha comunque lasciato che il tema languisse visto che le agenzie hanno riportato per tutta la giornata dichiarazioni e prese di posizioni provenienti dall’Italia.
Dovendone fare una breve sintesi potremmo riportare quelle di alcuni deputati di Forza Italia (Lo Foco e Sammarco) che spostano tutta la polemica direttamente contro il predecessore di Bondi, Francesco Rutelli, reo di avere autorizzato il finanziamento pubblico della pellicola (con tanto di rimpallo da parte PD secondo cui sarebbero stati dei “saggi” nominati ai tempi di Buttiglione a prendere la decisione) e quelle, durissime, di Isabella Bertolini (Sempre di FI): «Siamo di fronte ad una società che esalta i carnefici e se ne infischia delle vittime. Basta lezioni dai terroristi. Hanno già fatto abbastanza danni».
Dall’altra parte, a difesa cioè del film, Giuseppe Giulietti di articolo 21 che giudica soprattutto “preventiva” la polemica visto che nessuno ha ancora visto il film, mentre non trova conferma la notizia riportata dalla radio svizzera e dal Corriere della Sera secondo cui il ministro Bondi starebbe per “ritirare” il film, dal flash non è chiaro se dal Festival o dalla distribuzione né se ciò sia realmente in potere del Ministro; va ricordato oltretutto che “il sol dell’avvenire” è inserito in una rassegna “icy et ailleurs” non competitiva e in cui quindi è difficile parlare di film che “rappresentino” una nazione, caso quest’ultimo in cui forse si potrebbe pensare a un procedimento per via diplomatica anche se privo di precedenti.
Ciò detto resta l’enorme attenzione che il film ha suscitato già prima di essere visto dal pubblico, in merito sembra necessario ricordare che il Festival ha selezionato la pellicola italiana considerandola un documento di analisi storica, il fatto poi che, stando alle anticipazioni, Pannone si sia servito delle stesse fonti di Franceschini piuttosto che della sua opera come tale, potrebbe già di per sé rimettere in qualche modo in ordine le finalità dell’opera.
Rimane il fatto che la prima proiezione ( attualmente ne sono previste due: sabato alle 18:30 e domenica alle 20, rispettivamente al FEVI e al Rialto 2 di Muralto) hanno scatenato un’attenzione enorme che lascia prevedere un enorme afflusso di pubblico in particolare alla prima proiezione ( il palazzetto FEVI può ospitare almeno 4000 persone) e forse anche qualche contestazione e tensione, probabilmente destinata a protrarsi anche nel successivo momento di dibattito post proiezione.
Dopo quest’ultimo appuntamento, cioè entro domani, si conosceranno quindi anche le reazioni “ufficiali” degli autori ed eventuali prese di posizione della produzione.
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