13 gennaio 2009, decolla la nuova Alitalia
In queste ore si sigla il passaggio tra il vecchio e il nuovo. Ed è già pronto il primo sciopero a Malpensa
E’ il capodanno di Alitalia: il giorno del passaggio tra il vecchio e il nuovo. Oggi, 12 gennaio 2009, verrà infatti definitivamente formalizzata la scelta di Air France-Klm come partner e da domani mattina alle 6 partiranno i voli della nuova compagnia, dopo uno stop di alcune ore per permettere all’Enac di effettuare il passaggio delle consegne. Paradossalmente il primo volo della nuova Alitalia partirà proprio da Malpensa: destinazione San Paolo, una delle tre tratte intercontinentali che rimangono dallo scalo della brughiera.
Questa mattina il cda di Cai-Alitalia decide di accettare l’offerta di Air France che intende acquisire il 25% del capitale, per una somma vicina ai 310 milioni di euro. E a fine giornata ci dovrebbe essere il closing ufficiale: vecchia e nuova Alitalia s’incontreranno nelle sede dell’Enac per la forma del contratto di cessione degli asset. In quella sede l’authority rilascerà la licenza per l’inizio delle operazioni della nuova società.
Ma la nascita della nuova Alitalia non avverrà sotto una buona stella. I sindacati sono ancora sul piede di guerra: oggi e domani sono previste assemblee di lavoratori in tutta Italia, a cominciare da Fiumicino e Malpensa. In particolare, a poche ore dall’inizio della nuova Alitalia a Malpensa è previsto il primo sciopero della nuova compagnia: domani dalle 7 alle 10 incrocerà le braccia il personale della Sea.
Stamani riprende la trattativa cominciata venerdì notte e poi sospesa per il week end. I sindacati non sono per niente soddisfatti di come Cai-Alitalia ha applicato gli accordi a suo tempo sottoscritti. "Stiamo ancora litigando con Cai: se non applica gli accordi presi con coi e con il governo, certamente reagiremo, anche se nel modo meno dannoso per i passeggeri", ha detto il leader della Uil, Luigi Angeletti.
Di spazi per Lufthansa non sembrano infine essercene più: «Air France ha approvato un accordo che è molto vantaggioso per Alitalia, mentre Lufthansa non ha mai avanzato proposte concrete – ha commentato Silvio Berlusconi – Ora non ci sono più i tempi di inserimento di Lufthansa nella trattativa su Alitalia e Air France».
Praticamente ignorato dal presidente del Consiglio invece l’ultimo appello del sindaco di Milano, Letizia Moratti, che ha spiegato in un intervento a “In mezz’ora” su Rai3. «Se Cai ha interesse pubblico, quindi è una compagnia di bandiera, il governo non può sottrarsi a un ruolo di garanzia: cioè deve essere sicuro che la scelta di Cai (Air France, ndr) è la migliore per il Paese. Se Cai è invece privata, non si capisce perché a questa compagnia è stato consentito di avere ciò che non ha avuto in precedenza Alitalia: i debiti sono finiti a carico dei cittadini e c’è stata data una moratoria di tre anni sull’esclusiva della rotta più redditizia cioè Milano-Roma. Se gli interessi degli imprenditori non sono quelli dell’Italia, allora il governo deve intervenire»,
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