“Cascina Mentasti ha bisogno della fognatura”

Il Pd si schiera con i residenti del quartiere. L'appello di Luca Conte, Fabrizio mirabelli, Luisa Oprandi

Cascina Mentasti è un quartiere dimenticato dall’amministrazione comunale.

Lo sostengono i consiglieri del PD Luca Conte (Circoscrizione), Fabrizio Mirabelli (Comune) e Luisa Oprandi (Provincia) in una conferenza stampa presso il circolo del quartiere e aperta alla cittadinanza. “Da oltre trent’anni – dicono i consiglieri di opposizione – gli abitanti del rione, sorto attorno nucleo abitativo e all’antica omonima casa rurale in zona sopraelevata rispetto al corso dell’Olona in via Peschiera, pur avendo versato gli oneri di urbanizzazione, non godono dei servizi fondamentali: la rete fognaria, il trasporto pubblico che arrivi in loco, l’asfaltatura della strada, l’illuminazione che è limitata a un breve tratto della via principale”.

Secondo i consiglieri i cittadini del rione pagano regolarmente le tasse comunali e non possono essere considerati abitanti di serie B, mentre l’amministrazione comunale ha sempre fatto slittare qualsiasi investimento per i servizi fondamentali destinato a Cascina Mentasti. Per Luca Conte vi sono strade inagibili ad ogni pioggia e mancanza di illuminazione. “Persino il servizio di autobus della città termina paradossalmente la propria corsa ad un capolinea denominato Cascina Mentasti, ma in realtà l’autobus si ferma ben distante dal  centro abitato”.

La  mancanza di rete fognaria è comunque allo stato attuale un problema inderogabile: sebbene  la richiesta di riqualificazione di questo rione sia giunta a palazzo Estense parecchie volte, in tutti questi anni. “Non solo l’Amministrazione comunale ha inserito il risanamento ambientale di Cascina Mentasti  solo a partire dal bilancio preventivo del 1997 – aggiunge il consigliere comunale Fabrizio Mirabelli – ma puntualmente il piano di riqualificazione è slittato con la scusa che presenta un più basso quoziente costi/benefici rispetto ad altri collegamenti”. Altro problema:  i pozzi perdenti di alcune abitazioni costruite negli anni settanta sono collocati  200 metri dalla seconda falda di acqua potabile della Bevera . Così come i disagi viabilistici interessano una fascia di popolazione ben più ampia dei soli residenti. Via Majella, strada principale del rione, è utilizzata infatti anche da tanti cittadini non residenti che, transitando da Cascina Mentasti, bypassano, soprattutto nelle ore di punta, il traffico della sottostante via Peschiera.

 

“ La gestione delle acque reflue a Cascina Mentasti diventa quindi un problema di interesse comunale e provinciale, visto che dalle falde della Bevera è captato oltre il 60% delle acque dell’acquedotto di Varese e della Valceresio e l’esistenza di pozzi perdenti vicini alle falde acquifere è un campanello d’allarme forte – aggiunge Luisa Oprandi, consigliere provinciale –  E’ pur vero che il neonato consorzio dell’ATO, che dovrà portare a standard di depurazione uguali in tutti i 141 comuni della provincia,  non ha allo stato attuale risorse. Ne hanno però i comuni, i cui investimenti nel settore ritorneranno in termini di vantaggio ai cittadini, nel momento in cui gli sforzi economici dell’amministrazione verranno computati nella definizione delle tariffe del costo dell’acqua”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Gennaio 2009
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