Passeggiata in Legnano

Vai al tuo cuore infranto.

Se pensi di non averne uno, procuratelo.

Per procurartelo, sii sincero.

Impara la sincerità di intenti lasciando

entrare la vita, perché non puoi, davvero,

fare altrimenti.  ..        (Jack Hirschman)

 

è una follia !!! … la città di Legnano di botto ti spara tre mostre “bombe atomiche” che si fanno attorno il deserto! .. “la gente fa fatica a vedere questo tipo di arte .. .. forse ci vuole qualcosa di più comprensibile .. .. sono lavori che fanno un po’ paura .. anzi fanno schifo .. ..

 

 

si mormora si dice .. vengono addirittura da fuori a vedere queste mostre, ma qui … “

 

(meglio sentirsi sommersi nelle compere natalizie anche se senza soldi .. o facendo finta di averne .. meglio le luccicanti vetrine del centro .. meglio non andare in tali esposizioni inquietanti .. e poi i bambini .. la vita la morte il sesso i corpi .. ma ti vuoi rovinare le feste?! .. .. e che violenza queste sculture .. che sguaiataggine queste pitture … … !!! ???!!! .. )

 

(e pensare che se accendo la tv quel che ne esce è di ben altra edulcorata schifezza: certi macellai verdognoli gonfi .. taluni paesaggi devastati .. un agitarsi tra tette finte isole dei famosi capelli trapiantati & balle infinite .. .. )

 

la città di Legnano .. sino al 1 febbraio 2009 ..  “regala”  .. non c’è biglietto da pagare .. tre mostre imperdibili …………………..

 

……. a Palazzo Perego: Eros + Thanatos  .. una bella antologica dello scultore francese  Ipoustèguy (1920 – 2006) .. la prima mostra dopo la sua morte e sue opere non si vedevano in Italia dagli anni ’70 .. ( un piccolo assaggio in questi mesi alla Compagnia del Disegno a Milano ..) .. il deflagrare della gratuità estetica .. lo sbaraglio di uno stupore taciuto …….

 

“Le opere erotiche sono i frutti delle esperienze del mio corpo. Del mio vissuto sensuale. Tutte le opere emanano dal corpo e vi ritornano. Talvolta arrivo persino a reprimere le mie pulsioni sensuali, per accumulare energia, per trasmetterla più intensamente alle mie sculture.”

 

“Non ho mai avuto fretta di mostrare le mie opere. Un cantante ha bisogno del pubblico per esistere. Un attore pure. Ma la pittura e la scultura permettono di fare restando soli. Senza perdere la propria integrità. Sono cose fra sé e sé. Non c’è desiderio di scambio. Dipingere o scolpire equivale a essere un tutto pieno. Non è il pubblico che conferisce realtà al fenomeno. Un quadro o una scultura, la si può mettere in un angolo per centocinquantanni. Esisterà sempre.”

 

……..al Castello: Self – Portrait di Carol Rama .. artista torinese grandissima .. novantenne .. un percorso intrigante affascinante .. erotica eretica .. solitaria ironica ribelle …

 

“ Una persona che dipinge come me, può essere libera, lesbica, puttana, può dire delle cose che altre non dicono, se lo sognano.”

“Io sono sempre stata curiosa. Per ragioni erotiche.”

“Io dipingo per istinto, per dolore, per rabbia e nostalgia, e nello stesso tempo per melanconia, ma soprattutto per rabbia.”

“Io cerco di migliorare il corpo, dare una gioia, un senso anche a quello deforme. Nei corpi avviliti, malati cercavo un guizzo, un lampo di vitalità, un desiderio, anche osceno, di esistere. Vivi all’inferno? Beh, cerca di godere anche lì.” 

 

…… sempre al Castello: Bestiario quotidiano  di Francesco Albano .. giovane di Calabria (1976) che vive a Carrara .. scultore promettente e dotato di una tensione vitale e sconvolgente …

 

incistate riflessioni sull’umanità .. figure anatomie tranci di figure cani .. bava sputo budello .. una violenza da cacciagione .. un lento piacere un’indicibile voluttà .. brandelli di vita eretici .. in una calma ambigua e intensa .. le sculture di Francesco Albano sono prive di difese e di coperture sino a sembrare insieme tragiche grottesche erotiche .. il gesso patinato .. pelledimaialemortodepilato .. veste carcasse .. le sfumature tracce acquose venose arteriose sono itinerari esplosivi verso l’interno dell’opera .. l’insinuante gioco della luce .. una abbacinata lucidità . una sintesi possente e raffinata .. uno scarto oltre i limiti del mestiere .. si scancellano i confini tra organico e inorganico .. un intimismo in forme aggressive e coinvolgenti .. inquietanti presagi di distruzione di malattia di morte nella vita .. persistente capacità d’aggressione ma anche la carezza .. una sospensione panica attanaglia sulle soglie della crudeltà .. il carnefice e la vittima .. della materia inorganica percepiamo le sottili pulsioni le amputazioni i gonfiori .. un gioco serrato e spietato .. l’uomo la sua storia più intima e sconosciuta .. le sculture di Francesco Albano disperatamente elevano …………..

 

Ps: “ … diciamolo chiaro, se la cultura, se il pensare non è vitale, non è impegnare proprio le viscere (e non metaforicamente, perché il pensare è cosa totale come il morire, è un “fatto”, un vero e tangibile oggetto) se non ha anche addosso qualcosa di sporco, di fastidioso, di disgustoso, come è tutto ciò che appartiene ai visceri, se non è tutto questo, non è che vizio, o malattia, o addobbo: cose di cui è bene, o anche necessario ed onesto liberarsi (spogliarsi) totalmente. ..”

(Giorgio Manganelli)