“Uslenghi, un improbabile pendolare”

L'esponente del Pd cittadino Francesco De Palo attacca il consigliere regionale leghista

 

 

Riceviamo e pubblichiamo 

 

All’alba del 2009, finalmente anche Domenico Uslenghi si è accorto che esistono i treni; addirittura, si è accorto anche che la qualità dei servizi offerti qui in Lombardia da Trenitalia è scadente. Scegliendo di viaggiare in prima classe, da Gallarate a Milano,  ha toccato con mano di quali disservizi sono capaci i nostri treni. E prontamente ne ha informato la stampa locale.

 

Ma chi crede di essere, Domenico Uslenghi, un pendolare qualsiasi?

 

Uslenghi, invece, da qualche mese è un consigliere regionale di maggioranza. Quindi, oltre a lamentarsi dei disservizi di Trenitalia (che in questo periodo è un po’ come sparare sulla Croce Rossa) dovrebbe attivarsi in Regione affinché gli ampi poteri e i non pochi fondi a disposizione della Regione stessa in materia di trasporto ferroviario vengano usati per migliorare il servizio ferroviario e non –come accade da una quindicina d’anni in qua- per peggiorarlo ulteriormente.

 

Infatti, Uslenghi dovrebbe sapere che: è dal 1996 che le Regioni sono titolari assolute delle competenze in materia di trasporto pubblico locale; la quantità e la qualità dei servizi ferroviari in Lombardia sono concordati tra Trenitalia e Regione sulla base di contratti di servizio, che vengono rinnovati ogni due anni e che la Regione ha il potere di far rispettare; per la linea Varese-Gallarate- Milano-Pioltello (S5) la Regione Lombardia ha indetto nel 2004 una gara d’appalto allo scopo di “creare concorrenza” tra gestori ferroviari, con il risultato che quella gara-farsa è stata vinta da un associazione temporanea d’imprese formata da Trenitalia, Ferrovie Nord e ATM che avrebbe dovuto cominciare ad operare il 10 /12/2006; il servizio ferroviario “liberalizzato” sulla linea S5, invece, è stato inaugurato solo il 16 giugno 2008. Per questo la Regione ha acquistato i nuovi treni TSR (Treni Servizio Regionale) la cui manutenzione è affidata alle Ferrovie Nord, mentre Trenitalia si occupa solo di farli circolare da Varese a Pioltello; i nuovi treni TSR si stanno rivelando un disastro : consegnati dalle aziende costruttrici con due anni di ritardo, sono stati immessi in servizio in fretta e furia (perché Formigoni non voleva ritardare ulteriormente l’avvio dei servizi ferroviari “liberalizzati”) e senza essere sottoposti al solito periodo di “pre-esercizio” , col risultato che i ritardi e le soppressioni dei treni sulla linea S5 ( e di conseguenza anche sulla Milano-Domodossola e sulla Milano-Luino)  non si contano nemmeno più; ora che tutti i 14 complessi di treni TSR sono stati consegnati per servire la linea S5, i problemi si sono moltiplicati, dato che la loro inaffidabilità (in questi primi sei mesi di attività) non è certo diminuita e la loro manutenzione è inadeguata; l’acquisto dei nuovi TSR non era affatto una scelta obbligata : la Regione Lombardia, ad esempio, avrebbe potuto scegliere al loro posto i moderni treni “Vivalto”, già sperimentati con successo, più capienti e probabilmente più economici. 

 

Queste sono le cose su cui Uslenghi dovrebbe riflettere prima di sperticarsi in ridicole lodi nei confronti dell’assessore regionale Raffaele Cattaneo, i risultati del cui operato –sui binari lombari- sono sotto gli occhi di tutti.

 

Questi sono i “nuovi” problemi creati da Regione Lombardia, qui dalle nostre parti, che hanno aggravato le lacune storiche dei treni delle Ferrovie Dello Stato : pulizia, puntualità e insufficienza di informazioni ai viaggiatori innanzitutto.

 

Invece di lamentarsi e basta, Uslenghi, dovrebbe cercare di sapere (e farci sapere) perché i forti poteri di controllo e di sanzione della Regione Lombardia nei confronti di Trenitalia non siano mai stati messi in atto. Del resto lui è un consigliere di maggioranza e non dovrebbe essergli difficile ottenere dai suoi amici assessori quanto non sono riusciti ad ottenere in anni di battaglie i consiglieri di centrosinistra. O no ?

 

Ma chiedere questo ad Uslenghi, forse, è chiedergli troppo.

 

Lui, con i problemi del trasporto pubblico locale, ha sempre dimostrato di non saperci proprio fare :

 

o          Quando era Sindaco, dal 1997 al 1999, ha testardamente voluto attivare un pessimo servizio di bus urbano –affidato alla STIE- che per due anni non è stato usato da nessuno e che ci è costato ben 300 milioni di lire di allora !

 

o          I collegamenti pubblici tra Cassano e Gallarate e tra Cassano e Busto oggi sono gli stessi di 15 anni fa, nonostante l’accresciuta domanda, soprattutto da parte degli studenti. Su questo problema Uslenghi e Morniroli sono sempre andati d’accordo nel non muovere neanche un dito nei confronti della Provincia di Varese.

 

o          Nessun rapporto è stato avviato col Comune di Gallarate per cercare di agevolare i pendolari ferroviari (e non) cassanesi : le recenti modifiche alla viabilità gallaratese, non hanno certo facilitato l’uso dei mezzi pubblici da parte dei Cassanesi! 

 

Limitarsi a lamentarsi di una vettura ferroviaria fredda , è davvero troppo poco per chi continua ad auto-proclamarsi paladino degli interessi del suo territorio. 

 

Per il Circolo P.D. di Cassano Magnago, Francesco De Palo

 

 

 

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Gennaio 2009
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