Distrutto il colorificio, si indaga sulle cause

Indagine aperta sul rogo: si propende per escludere l’origine dolosa. Famiglie rientrate nelle abitazioni. Il sindaco: “Abbiamo accolto tutti in sala consiliare”

Si indaga per trovare una causa scatenante dell’incendio che all’alba di oggi, 14 febbraio a Sesto Calende ha mandato in fumo un colorificio e provocando l’evacuazione di un’intera palazzina. I vigili del fuoco hanno lavorato sodo tutta la mattina per le verifiche di stabilità, accertate anche dai tecnici comunali. L’edificio è agibile, fatta eccezione dei due appartamenti al primo piano, esattamente sopra al colorificio andato a fuoco. Il palazzo è abitato da diverse famiglie ed è strutturato su una scala e due ali. L’incendio ha interessato solo l’ala destra e ha causato danni ingenti oltre che al colorificio, completamente distrutto, anche agli appartamenti del primo piano, due, per fortuna disabitati. I pompieri ancora a mezzogiorno erano sul posto per verificare la stabilità delle solette. Le cause dovranno essere vagliate con attenzione dagli inquirenti che non si sbilanciano apertamente. Tuttavia, sia da fonti comunali, sia investigative, sembra escludersi la causa dolosa: potrebbero aver agito o problemi elettrici o di natura chimica: all’interno dell’esercizio erano presenti materiali infiammabili e reagenti.
La macchina dei soccorsi ha funzionato, come confermato dal sindaco Eligio Chierichetti che ha coordinato la protezione civile. Sia i volontari di protezione civile, sia le forze dell’ordine e il personale sanitario hanno svolto un compito meritorio per assicurare alle persone della palazzina – si parla di diverse famiglie, in tutto oltre venti persone – un tetto sotto il quale stare dopo l’evacuazione, avvenuta in concomitanza con lo spegnimento delle fiamme. «Abbiamo messo subito a disposizione la sala consiliare per dare assistenza alle famiglie uscite in strada per salvarsi – ha raccontato il sindaco – alcune erano in vestaglia e in pigiama, c’erano persone anziane spaesate e abbiamo fatto il possibile per accoglierle». Verso le 10.30 le ultime persone hanno abbandonato il comune per tentare di fare rientro nelle loro abitazioni. Solo al secondo e terzo piano dello stabile sono andati distrutti i vetri delle finestre, forse rotti a causa dello scoppio o dagli stessi condomini per via del fumo. A svegliare gli abitanti del corso Matteotti alle prime luci dell’alba è stato lo scoppio di alcune sostanze chimiche giunte a contatto col fuoco e contenute nei prodotti in vendita all’interno del colorificio.
La zona è piuttosto frequentata soprattutto d’estate per via di due bar-piadinerie abbastanza conosciuti tra nottambuli e non.  

Galleria fotografica

Il rogo a Sesto Calende 4 di 5

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 14 Febbraio 2009
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Il rogo a Sesto Calende 4 di 5

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.