Gallarate non è un paese per vecchi?

La lettera di un lettore sulla situazione dei cimiteri cittadini e la risposta dell’ufficio comunale preposto. Sullo sfondo una situazione di disagio

“Gallarate non è un paese per vecchi”. Ad affermarlo amaramente un nostro lettore, Ivo Livian, che ci ha scritto per raccontare la situazione che lo ha visto coinvolto quando ha dovuto seppellire sua madre, morta dopo una malattia fulminante lo scorso 27 gennaio: “Non è un paradosso quello che mi accingo a raccontarvi, ma una realtà vissuta in prima persona dopo aver perso in poche ore mia mamma per una malattia fulminante. Al dolore di una perdita così cara, si aggiunge una tale rabbia e indignazione per aver scoperto che non potevo avere una sepoltura nè al cimitero di Gallarate nè in quello di Arnate per mancanza di posti. Mancanza di posti? Certo al signor sindaco e alla giunta poco importa dei nostri cari defunti, meglio pensare ad abbellire una città con fontane ed opere stradali da qualche milione di euro piuttosto che ingrandire un camposanto, del resto i voti non arrivano certo da una ruota del carro come il cimitero, ma da lavori più appariscenti e dispendiosi. Ma ciò che ha fatto traboccare il vaso è stata la proposta della polizia mortuaria di Gallarate per una celletta (ossario) dove deporre le ceneri di mia mamma. L’alternativa era una tumulazione nel cimitero di Crenna o di Cedrate…perchè non a Milano? Costretto in certo qual modo ad accettare questa celletta nel sotterraneo dell’ossario di Gallarate perchè più vicina all’abitazione del coniuge, ho voluto dare un’occhiata dopo averla acquistata prima della tumulazione. Con mio sgomento e un’angoscia che ancora oggi mi assale, sono rimasto incredulo quando nel scendere le scale dell’ossario mi sono trovato davanti ad una "cripta" buia e malsana con pareti scrostate, pozzanghere sul pavimento, lapidi annerite, muffa ovunque, insomma una situazione di totale abbandono con lapidi che risalgono ancor prima della 1^ Guerra Mondiale. Io dovrei deporre mia mamma, una persona così umile, buona, in un ossario che più che un ossario pare una palude abbandonata? No! Io non auguro a nessuno, nè al sindaco di Gallarate nè ai membri della giunta di perdere la propria madre e di doverla tumulare in quel luogo di totale abbandono. Mi chiedo una cosa: quando avete dieci minuti di tempo andate a guardare voi stessi e se dentro di voi troverete ancora un briciolo di sentimento date ai nostri cari una sepoltura dignitosa”.
 
Sollecitata da VareseNews, è giunta alla redazione la risposta dell’ufficio di polizia mortuaria per conto dell’amministrazione comunale: “Nel cimitero di Gallarate esistono due blocchi di colombari sotterranei: il primo situato all’ingresso progettato dall’architetto Boito risale ai primi del ‘900, mentre il secondo situato nella parte sud del cimitero costruito nel dopoguerra. Tali colombari rispondono ad uno stile architettonico in uso in quegli anni risultando bui ed angusti; peraltro nel corso degli anni sono emerse una serie di problematiche strutturali dovute proprio alla vetustà dei manufatti oltre ad un problema di risalita della falda freatica. In questi ultimi periodi sono state effettuate delle manutenzioni all’impianto di illuminazione (messo a norma), sono stati imbiancati i colombari sotterranei del Boito e create vasche con pompe ad immersione per l’eliminazione delle acque di risalita. Inoltre l’amministrazione, come peraltro individuato nel piano cimiteriale, ha previsto una serie di interventi strutturali su tali blocchi; interventi che non sono stati ancora eseguiti in quanto, a causa anche del valore storico dei siti, risultano essere vieppiù complessi ed onerosi. Sarà comunque cura di questa amministrazione provvedere con la società concessionaria per le manutenzioni cimiteriali ad una più attenta pulizia e ordine del sito. Peraltro l’ufficio di Polizia Mortuaria, preposto per la gestione e la vendita delle concessioni, quando viene richiesta da parte del cittadino una sepoltura in tali luoghi, consiglia prima di effettuare la registrazione degli atti di verificare il posto offrendo in alternativa altre sepolture di recente costruzione. La medesima cosa è stata fatta per la defunta in questione (la madre del nostro lettore, ndr) i quali familiari hanno invece acquisito direttamente la concessione nel sotterraneo di Gallarate, regolarizzando la stessa e protestando successivamente delle condizioni del luogo. L’ufficio ha peraltro provveduto ad assegnare una nuova concessione in un luogo di gradimento dei familiari rimborsando quanto pagato per la sepoltura precedente. Si segnala altresì che nel corso dell’anno si effettuano normalmente diverse decine di sepolture in tali luoghi”.

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Pubblicato il 17 Febbraio 2009
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