Cinquanta milioni di euro per la sicurezza stradale
Approvato il Piano regionale per la sicurezza stradale. obiettivo è quello di ridurre del 50% i morti per incidenti stradali. Como e Varese le province più virtuose
La Regione Lombardia si prepara a centrare l’obiettivo europeo di riduzione del 50% dei morti per incidenti stradali. Grazie alle iniziative e i provvedimenti già attuati si è ottenuta una diminuzione del 28%. Oggi la Giunta regionale ha approvato il Piano Regionale per la Sicurezza Stradale, che metterà in campo 50 milioni (29 della Regione, 21 dello Stato) per un ampio ventaglio di iniziative, dall’educazione stradale alla formazione di operatori e utenti, dall’intensificazione della vigilanza su strada all’individuazione dei "punti neri" nella viabilità e agli interventi infrastrutturali da realizzare per ridurre i fattori di rischio.
«Con il decremento del 28% della mortalità su strada – ha detto Prosperini presentando il Piano – la Lombardia sta dunque pienamente rispettando la direttiva dell’Unione europea che prevede di dimezzarli entro il 2010. Le province di Como e Varese addirittura hanno già raggiunto l’obiettivo. Tutto ciò è stato possibile grazie anche ad un lavoro complesso che ha coinvolto Enti pubblici e privati, Forze di Polizia e altri soggetti. Diverse campagne di sensibilizzazione e prevenzione sono state attuate e ora verranno incrementate perché stanno dimostrando la loro efficacia. È stato anche attivato un monitoraggio costante dell’incidentalità e degli esisti delle campagne».
Le analisi condotte mostrano che la mortalità in Lombardia ha un andamento regressivo nonostante l’aumento dei passeggeri per chilometro. Dai 117 morti per incidente stradale ogni milione di abitanti del 2000, si è passati agli 80 morti, sempre per milione di abitanti, del 2007.
Il maggior numero di incidenti avviene nelle strade urbane, anche se le più pericolose rimangono quelle extraurbane (provinciali e stradali) e autostrade, sulle quali, peraltro, sempre nello stesso anno, si è registrato un decremento di decessi del 15%. Le strade più pericolose sono risultate essere la 470 della Val Brembana e la 525 del Brembo, la 35 dei Giovi, la Paullese, la Vigevanese, la Padana superiore, la Bustese e la Varesina.
Già il Programma Regionale Integrato di Mitigazione dei rischi (PRIM) 2007-2010 individuava nell’incidentalità stradale uno degli 8 "grandi rischi" presenti sul territorio lombardo e prevedeva per il Governo regionale un ruolo propositivo per sviluppare politiche di intervento preventivo e di coordinamento, ponendosi anche come momento di congiunzione tra i livelli di Governo nazionale e locale.
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