Il social network nell’azienda? Solo per chi non teme la crisi

Dall'osservatorio dedicato all'Enterprise 2.0 del Politecnico parte un allarme: la struttura dell'impresa ispirata al web deve essere una scelta sicura e convinta, non il frutto di una moda

Quando si applicano i principi dei social network all’organizzazione aziendale, si parla di Enterprise 2.0, una realtà tra l’altro ben discussa a Varese, dove si è tenuto un forum internazionale.

Come si era già detto in quella sede, l’Enterprise 2.0 è un concetto valido solo se affrontato con serietà: non basta utilizzare strumenti come le wiki o i blog interni, tutto funziona solo se lo stesso cuore dell’azienda è in grado di integrare i valori della collaborazione sociale. Il rischio, però, è che la crisi spinga le aziende ad applicare frettolosamente questi principi, portando a scarsi risultati e trasformando l’Enterprise 2.0 in una semplice moda passeggera.

L’allarme è stato lanciato oggi, mercoledì 25, dal Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Enterprise 2.0 della School of Management del Politecnico di Milano, Mariano Corso. «Nello scenario di crisi attuale il fenomeno dell’Enterprise 2.0 appare come di fronte a un bivio: se affrontato in modo superficiale o ‘demagogico’, verrà archiviato come una moda passeggera o al più accantonato come un ‘lusso’ posticipabile a tempi migliori – ha affermato Corso – se, viceversa, verrà compreso in modo profondo e poi affrontato con concretezza e pragmatismo, potrà portare da subito vantaggi concreti e, al tempo stesso, costruire  le premesse per un processo di rinnovamento organizzativo che permetterà alle imprese più efficaci di differenziarsi ed essere protagoniste nel prossimo ciclo di crescita».

In ogni caso, i dati presentati oggi a Milano, non vedono questo settore gravemente minacciato, anzi. In un quadro generale di riduzione del budget per gli investimenti ICT nel prossimo triennio quattro ambiti applicativi dell’Enterprise 2.0 risultano in controtendenza: Unified Communication & Collaboration (UC&C), Enterprise Content Management (ECM), Social Network & Community (SN&C) e Adaptive Enterprise Architecture (AEA). Questo perchè le entità medie di investimento in questi ambiti non sono elevate rispetto al totale della spesa tecnologica (si va dai 100.000€ per iniziativa nel SN&C ai 600.000€ nell’AEA).

La ricerca ha misurato anche il livello di adozione reale nelle organizzazioni: per ora è bassissimo nel nostro paese, quindi ci sono ampi margini di miglioramento.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Marzo 2009
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