“Nascerà da Varese il distretto del biotech”

È stata presentata all'Insubria un'alleanza tra imprese, istituzioni e ricerca per promuovere lo sviluppo delle scienze per la vita. Una rete che unisce anche il territorio di Como, Milano, Pavia e il Canton Ticino

L’obiettivo finale è quello di creare l’Asse Ticinese del Biotech e qualche passo in avanti è già stato fatto. È stato presentato oggi, all’Università dell’Insubria, il Comitato promotore del Distretto sulle Tecnologie e Scienze per la Vita, guidato dal CrESIT (Research Centre for Innovation and Life Sciences Management) in collaborazione con il Cibie (Centre for International Business and the International Economy) dell’Università di Pavia.

Il Comitato è composto da una trentina di aziende biotech e green-tech, enti locali e funzionali delle quattro province coinvolte (tra gli altri hanno aderito il Comune di Varese, le Province di Como, Pavia e Varese, le Camere di Commercio di , Como, Pavia e Varese, le Unioni Industriali di Pavia e Varese, CNA e Confindustria Lombardia). Tra i promotori fanno anche parte l’Ospedale di Circolo di Varese e l’Ospedale San Matteo di Pavia, nonché UBI Banca.

«In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo – spiega il professor Alberto Onetti, direttore del CrESIT – l’imperativo è concentrarsi sui punti di forza. E questo territorio ne ha diversi. Quello delle biotecnologie e delle scienze per la vita ad esempio è un insieme di settori sviluppati e che offre particolari prospettive di sviluppo. Questo territorio vede aziende diverse, nuove e mature, che sono anche leader di mercato a livello internazionale ma sono spesso operatori isolati. Il nostro obiettivo è quello di metterle in rete. Fare in modo che le conoscenze da loro possedute possano servire per lo sviluppo del territorio, farle dialogare tra loro».

Le aziende del biotech presenti nelle province di Varese, Como, Milano e Pavia e nel Canton Ticino operano in settori diversi che vanno da quello farmaceutico alla sanità, dall’agricoltura alla plastica, alla meccanica. Non si può parlare dunque di un unico settore merceologico. Eppure tutte queste aziende hanno un denominatore comune: la tecnologia. «Il CrESIT ha raccolto un’istanza proveniente dal territorio – continua il professor Onetti – l’esigenza di veder riconosciuto un nuovo distretto, una nuova filiera produttiva e al contempo di valorizzare e promuovere le eccellenze di ricerca e produzione nel campo della salute e del benessere dell’uomo. Il nostro progetto ha beneficiato fin dal suo nascere un amplissimo supporto istituzionale che fa bene sperare per il successo dell’iniziativa. L’obiettivo di oggi non è solo quello di celebrare un traguardo importante (la nascita del Comitato Promotore) ma di stimolare l’adesione di aziende ed enti che al momento non ne sono ancora parte: c’è necessità di massa critica».

«Il Comune di Varese sosterrà il Comitato promotore – spiega il sindaco Attilio Fontana – . E’ un passo attuativo importante nella direzione della valorizzazione di eccellenze di innovazione e di ricerca sul nostro territorio. Il CrESIT sta dando concreta attuazione alle linee di progettualità che avevamo condiviso lo scorso novembre in occasione della presentazione del Workshop CrESIT-Assobiotec: il progetto che oggi discutiamo è strategico appunto per il Varesotto e richiede una partecipazione da parte degli enti e delle istituzioni che non sia simbolica ma effettiva. Da parte dell’amministrazione, quindi,  garantisco il massimo sostegno al CrESIT per fare di questo Comitato uno strumento operativo di programmazione economica e di sviluppo dell’innovazione».
 
«In questo momento non servono solo interventi ma anche strategie e questa può essere una strada valida da seguire – ha commentato Mauro Temperelli, segretario generale della Camera di Commercio di Varese -. Si tratta di un progetto che considera diversi aspetti importanti come l’aggregazione, le tecnologie, la diversificazione. Il rapporto tra scienza e impresa inoltre ha sempre delle ricadute importanti per tutto il territorio».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Marzo 2009
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