Quote latte, Specchiarelli e Galli attaccano i manifestanti

Secondo l'assessore e il presidente di Villa Recalcati la protesta "è stata svuotata di significato" dal vertice di sabato 28 con Bossi e Giorgetti. «Attacchi strumentali alla Lega, tradita la buona fede degli agricoltori»

La manifestazione degli agricoltori, svoltasi lunedì sull’asse Lozza-Gemonio oltre che in quel di Arcore senza alcun problema di ordine pubblico ha però lasciato alcuni strascichi dal punto di vista politico.
Sull’argomento si sono infatti pronunciati due big di Villa Recalcati, l’assessore competente Bruno Specchiarelli e il presidente della Provincia Dario Galli.
I due, entrambi esponenti della Lega Nord e quindi compagni di partito del ministro Luca Zaia non hanno gradito la proteste e hanno espresso un giudizio piuttosto tagliente verso i manifestanti i quali, lo ricordiamo, facevano capo principalmente a Confagricoltura e Cia con alcuni esponenti dei Giovani Agricoltori. Alla "trattorata" non hanno invece partecipato Cobas e Coldiretti anche se alcuni iscritti a quest’ultima associazione hanno partecipato a titolo personale.

«Non posso che esprimere tutta la mia amarezza» è la prima dichiarazione di Specchiarelli, secondo il quale la manifestazione è stata «di fatto svuotata di significato dall’incontro svoltosi sabato a Villa Recalcati». L’assessore fa riferimento al confronto tenutosi nelle sale della Provincia tra i rappresentanti di Cia e Confagricoltura con il ministro Umberto Bossi, l’onorevole Giancarlo Giorgetti e il presidente Dario Galli. «Un incontro – prosegue Specchiarelli – importante poiché i rappresentanti di categoria hanno espresso le loro perplessità e avanzato le loro richieste. Il ministro Bossi ha inoltre recepito tutta la documentazione e ha preso l’impegno, insieme all’onorevole Giorgetti, di fissare un ulteriore momento di dialogo con il ministro Zaia».
L’assessore all’agricoltura, pur riconoscendo la grande correttezza dei manifestanti, ritiene inoltre «inaccettabili gli attacchi strumentali alla Lega, che ha dimostrato ancora una volta grande apertura verso la sensibilità degli agricoltori del territorio. Mi risulta infatti che Zaia stia ancora dialogando per andare incontro alle esigenze emerse e lo dimostrano i 19 emendamenti al decreto che sono stati recepiti. Detto ciò, non possiamo dimenticare il lavoro svolto dal Ministro che in un anno ha conquistato per il mondo agricolo risultati importanti che da decenni non si vedevano e sempre ascoltando il territorio».

A Specchiarelli fa eco il presidente Galli: «In politica è importante ascoltare le ragioni di tutti ma in questo caso faccio davvero fatica a comprendere le ragioni degli attacchi alla Lega, che negli ultimi anni è stata l’unico movimento politico sempre schierato dalla parte del territorio. Ci spiace anche che la buona fede della maggior parte degli agricoltori sia stata strumentalizzata. La Lega comunque resta sempre sulle proprie posizioni e continuerà la propria battaglia a difesa del territorio, di cui allevatori e agricoltori sono elemento essenziale».
 

Posizioni dure quindi dalla Lega di Governo di Villa Recalcati, che non mancheranno di far discutere soprattutto dopo una manifestazione in cui gli attacchi al Carroccio non sono marcati. Tra l’altro, va detto, molti agricoltori hanno distinto la posizione di Zaia da quella di Bossi: se infatti verso il ministro veneto le battute al veleno non sono mancate, in diversi hanno fatto appello al "Senatùr", visto come possibile alleato nella battaglia sulle quote latte.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Marzo 2009
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