Dal sociale di Busto al sagrato di san Zenone con “La Passione”
Gli attori del teatro bustocco insceneranno il calvario di Gesù in occasione del venticinquesimo della festa del santo crocifisso
Gli "Attori del teatro Sociale" di Busto Arsizio e la "Star Dance" di Turbigo portano in scena sabato 18 aprile (ore 21.00) a Castano Primo , sul sagrato della chiesa prepositurale di San Zenone (piazza Mazzini), nell’ambito delle celebrazioni venticinquennali per la Festa del Santo Crocifisso, il seminario-spettacolo "La Passione". L’appuntamento, per la regia di Delia Cajelli e con le coreografie danzate di Elisa Vai , si configura come un racconto drammatizzato del calvario della Croce e della morte di Gesù Cristo.
Il testo racconta la passione e la morte di Gesù Cristo,servendosi di documenti desunti dalle Sacre Scritture (i Vangeli), di Sacre rappresentazioni medioevali e di drammi liturgici rappresentati nel teatro sacro medioevale: parabola del povero e del ricco, processo al cieco davanti al sinedrio, coinvolgimento di Lucifero e dei diavoli nel tradimento di Gesù ad opera di Giuda, orazione nell’orto degli ulivi, monologo di Giuda, Giuda concerta con Caifa, preghiera di Gesù nel Getzemani, processo a Gesù davanti al Sinedrio, Erode e Pilato, condanna a morte di Gesù, Pianto della Madonna di Jacopone da Todi, morte di Gesù, deposizione dalla croce e lamento di Maria e delle pie donne.
Nella elaborazione del copione sono stati esaminati anche i testi dei canti che da sempre hanno
accompagnato la Passione di Cristo: Dammi conforto o Dio, Ben e crudel, Piangiamo quel crudel basciar, De la crudel morte de Cristo, Voi ch’amate lo Creatore, Stava Maria dolente, Omne Homo e Stabat Mater. Il seminario propone l’itinerario attraverso l’esperienza della croce e della morte di Cristo attraverso una “guida esplicativa” (docente di storia del teatro e dello spettacolo e regista del seminario) e un gruppo di attori che rappresentano i diversi momenti. Nella costruzione del seminario stesso, la “guida esplicativa” fa riferimento alle tecniche di rappresentazione dei drammi liturgici e delle Sacre rappresentazioni dei secoli XIV- XVI.
Il seminario risulta particolarmente suggestivo poiché propone la “dimensione popolare” di questo evento teatrale che veniva proposto allora al pubblico dei fedeli come strumento della meditazione sulla cattura e la condanna a morte di Cristo. Due esempi per tutti: un momento comico, con l’ intervento dei diavoli che si muovono in mezzo alla gente e propongono una ferinità molto immediata e quasi contadina, e un momento altamente lirico e drammatico, con il compianto della Madonna sul corpo del Figlio, Gesù Cristo. Il seminario è reso coinvolgente anche dall’utilizzo dei costumi e di alcuni dei canti sopra indicati.
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