La Lombardia è la regione più multietnica

Presentato l'ottavo rapporto dell'Osservatorio regionale per l'integrazione e la multietnicità. Cresce il numero degli stranieri: sia regolari sia irregolari

Lombardia sempre più multietnica. È quanto emerge dal VIII rapporto dell’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità presentato a Milano.
Lo scorso anno, gli stranieri nella nostra regione erano un milione e 60mila, 121mila in più rispetto all’anno precedente.
Rappresentano, quindi, il 10% dell’intera popolazione e un quarto degli immigrati che vivono in Italia.

La maggior parte vive e lavora stabilmente sul territorio: i residenti sono 838mila (112mila in più rispetto al 2007), mentre le famiglie sono oltre 200mila.
Tra i gruppi etnici più numerosi troviamo quelli provenienti dall’Est Europa, quasi 383mila unità, seguiti dagli asiatici con 228mila presenti, dai nordafricani e dai latinoamericani.
Hanno superato quota 100mila i romeni, i marocchini e gli albanesi

Tra le città preferite ci sono Milano con quasi 448 mila ( 215mila solo a Milano città) seguita da Brescia che ha 167mila stranieri, Bergamo con 155mila e Varese dove risiedono 65mila immigrati.
Pavia e Mantova hanno rispettivamente 58mila e 56mila, Cremona e Como registrano circa 44mila presenze. Chiudono la classifica Lecco con 29,3mila, Lodi con 25mila, e Sondrio con poco più di 8,4mila.
Se si considera il dato dei clandestini il trend rimane in crescita con 148mila irregolari contro i 130 mila del 2007. Gli stranieri senza permesso di soggiorno si concentrano soprattutto nella provincia di Milano dove gli irregolari sono 75 mila.

Il rapporto analizza anche i paramentri dell’integrazione dove l’eccellenza spetta ai romeni, che vantano moltissimi lavoratori regolari (82%), seguiti dagli albanesi per l’elevata quota di lavoratori regolari e i marocchini per quella di possessori di carta di soggiorno o doppia cittadinanza.
Circa lavoro, salute e scuola, l’ottavo rapporto parla di un aumento della disoccupazione, passata dal 6% al 6,9%: a perdere il lavoro sono soprattutto le donne. Si è inoltre abbassata nel corso dell’anno la retribuzione media complessiva, passata a 869 euro mensili rispetto ai 923 del 2007.

Nel campo della salute, lo studio sottolinea che la prima causa di ricovero degli stranieri riguarda la sfera femminile riproduttiva. Rilevante, però, anche la componente legata alla tubercolosi, che tra gli stranieri regolari ha un’incidenza otto volte superiore rispetto agli italiani. Dato che diventa maggiore di 22 volte nel caso dei clandestini.

Chiude il rapporto il dato sulla scuola: la Lombardia detiene il record di alunni stranieri. Lo scorso anno scolastico erano 137,485 mila, il 12% in più rispetto all’anno precedente

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Aprile 2009
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