Accordo Fiat – Chrysler più vicino
Il tribunale fallimentare ha dato il Via libera alla procedura accelerata per la ristrutturazione della più piccola delle aziende del gruppo Chrysler
Il tribunale fallimentare di New York ha dato il via libera alla procedura accelerata per la ristrutturazione della più piccola delle aziende del gruppo Chrysler: al termine di un’udienza durata oltre otto ore Arthur Gonzalez, il giudice che si occupa del dossier Chrylser, ha concesso la vendita all’ asta dalla maggior parte degli asset della società, con la Fiat principale offerente.
Entro il 20 maggio potranno pervenire offerte concorrenti, mentre una settimana dopo, il 27, sarà decretato il vincitore. Respingendo le obiezioni sollevate da un gruppo di creditori, Gonzalez ha così "spianato la strada" all’accordo tra Fiat e Chrysler, appoggiando il piano dell’amministrazione americana.
«La corte ha deciso che le procedure di gara sono appropriate e necessarie» ha spiegato Gonzalez. Chrysler propone di cedere i propri asset a una nuova società controllata da Fiat, dal sindacato United Auto Worker (Uaw), dal Tesoro americano e dal governo canadese. Una volta conclusa l’asta, la vendita dovrà essere completata entro il 15 giugno, con un’estensione di 30 giorni per le autorizzazioni necessarie. Per gli asset di Chrysler l’offerta di Fiat sarà di 2 miliardi di dollari.
Se tutto procederà come previsto, Fiat si troverà inizialmente in mano il 20% della nuova Chrysler con la possibilità di salire al 35%, contro il 55% del Veba, l’8% del Tesoro americano e il 2% del governo canadese. Per aiutare la ristrutturazione di Chrysler, Washington ha concesso un prestito di 4/5 miliardi di dollari, finanziamento a cui Gonzalez ha permesso a Chrylser di accedere.
Fra le condizioni imposte dal governo a fronte dei nuovi fondi c’é il completamento della vendita degli asset a Fiat o il raggiungimento di un accordo analogo in meno di 60 giorni. L’obiettivo dell’amministrazione Obama è quello di far uscire Chrysler dal Chapter 11, cioé dall’amministrazione controllata, entro la fine di giugno lanciando la nuova Chrysler, alleggerita della gran parte del debito e alleata con il Lingotto.
Un’alleanza che darà vita al sesto gruppo automobilistico al mondo e che – se i piani dell’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne andranno avanti – potrebbe presto includere anche Gm Europe e Gm America Latina.
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