Inaugurato il nuovo IRCCS di san Donato

La nuova struttura è composta da cinque corpi di fabbrica con 435 posti letto oltre a 45 di terapia intensiva e 12 sale operatorie

È stato inaugurato il nuovo IRCCS Policlinico San Donato. La struttura  può contare su cinque corpi di fabbrica, così articolati: due monoblocchi delle degenze (435 posti letto), con il dipartimento di emergenza e urgenza, 12 sale operatorie, 45 posti di terapia intensiva e rianimazione, i servizi diagnostici e la radioterapia; due volumi destinati agli ambulatori, ai laboratori e agli spazi per l’Università; un’area centrale con l’ingresso e i servizi di ristoro; la struttura ricettiva per i pazienti e i loro familiari.
 
Tra gli interventi più importanti degli ultimi mesi, il presidente Formigoni, presente insieme al presidente del Consiglio Berlusconi, ha ricordato la Città della Salute, che unirà il Besta, l’Istituto dei Tumori e il Sacco (560 milioni di investimento, apertura dei cantieri nel 2011) e il Cerba, che sarà un fondamentale punto di riferimento per la ricerca e la cura.
 
Nella sanità lombarda il Gruppo ospedaliero San Donato rappresenta una importante realtà: con i 17 ospedali presenti in tutte le principali province lombarde garantisce il 23,7% dei ricoveri di chirurgia vascolare e il 21,9% dei ricoveri di cardiochirurgia. Il dipartimento cardiovascolare di San Donato Milanese negli ultimi 20 anni ha effettuato più di 38.000 interventi di cardiochirurgia.
 
La Lombardia, ha sottolineato ancora il presidente, assicura annualmente 150 milioni di prestazioni ambulatoriali e circa 2 milioni di ricoveri, con la massima soddisfazione da parte dei pazienti (l’86% si dichiara soddisfatto), ha il maggiore indice di attrattività e il minore indice di fuga e, unica Regione a statuto ordinario, da sei anni ha il bilancio in pareggio.
Per quanto riguarda il futuro, Formigoni ha indicato alcune delle principali linee di sviluppo per migliorare ulteriormente la qualità:
1) – Prestazioni di qualità certificata a costi ridotti (la Lombardia controlla il 6% delle cartelle, il triplo dell’indice di riferimento nazionale che è al 2%).
2) – Modernizzazione dei servizi sanitari, come ad esempio nei servizi di emergenza-urgenza: l’obiettivo è garantire a tutti i cittadini, dovunque si trovino, un soccorso qualificato nel giro di 20 minuti al massimo, con l’utilizzo anche di elicotteri.
3) – Sviluppo della ricerca scientifica: in Lombardia sono presenti quasi il 50% degli IRCCS nazionali.
4) – Forte investimento sulla formazione: la Lombardia sta lavorando per rafforzare ulteriormente la rete delle 6 Facoltà di Medicina e Chirurgia, favorendo la messa a sistema delle conoscenze.
5) – Sforzo straordinario nel rapporto con i fornitori: in una momento come quello attuale di difficoltà i pagamenti sono già garantiti a 90 giorni ma l’obiettivo è di portarli a 60 giorni.

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Pubblicato il 20 Maggio 2009
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