Ora si può vendere…e incassare, approvato il regolamento
Passa in consiglio comunale il regolamento per l'alienazione dei beni comunali. Approvato anche il rendiconto 2008 e la variazione di spesa per la costruzione della palestra dello scientifico
E’ stato approvato dal consiglio comunale, riunitosi venerdì 8 maggio, il bilancio consuntivo 2008 del Comune di Busto Arsizio con 15 voti favorevoli, 2 voti contrari, 6 astenuti e la non partecipazione al voto del consigliere del Pdl Cornacchia (in aperta critica con la sua stessa parte politica). Il rendiconto di gestione è stato illustrato ai consiglieri dall’assessore al bilancio Giovanni paolo Crespi che ha relazionato sull’andamento dei conti dell’amministrazione. Non è certo un bilancio da vacche grasse quello che è stato presentato ma presenta alcuni dati positivi come la diminuzione dell’indebitamento del Comune che da un paio d’anni ha scelto di non contrarre ulteriori mutui proprio per far scendere il debito che continua nel suo andamento decrescente, un trend iniziato nel 2006 col precedente assesore al bilancio Cattaneo quando aveva toccato i 75 milioni di euro, scendendo nel 2008 a 64 milioni.
Le critiche dall’opposizione non sono mancate soprattutto riguardo ad alcuni dati forniti dall’assessore Crespi. A scendere nei particolari è il consigliere del Pd Ruggero che ha mostrato le sue perplessità riguardo al raggiungimento degli obiettivi del bilancio di previsione: «Molte opere non sono state fatte e sono da ritenere fuori luogo i paragoni con altri comuni. La politica fiscale deve andare di pari passo con i servizi erogati e questo a Busto non avviene, altro che bassa pressione fiscale. Non prendiamo soldi dalle partecipate, che tipo di politica vuole fare sulle partecipate questa amministrazione? Gli unici dividendi che percepiamo sono quelli della Sea – ha sottolineato Ruggero che continua – Gli oneri di urbanizzazione non sono entrate strutturali.I residui, circa 114 milioni di euro, sono crediti accertati che questa amministrazione non riesce ad incassare, su questo si misura la volontà politica di sistemare un bilancio. La redditività del patrimonio è bassissima e ci sono proprietà come la ex- caserma della Guardia di Finanza o l’ex Calzaturificio Borri che sono stati acquistati coi soldi dei contribuenti e vengono lasciati andare in rovina». Riguardo alla redditività del patrimonio l’assessore Crespi, al quale non si può imputare quasi nulla dato che è entrato in giunta con l’ultimo rimpasto, dà sostanzialmente ragione a Ruggero chiedendo al collega di competenza, Giampiero Reguzzoni, di attivare una politica di maggiore rigore rispetto a questo dato che non super il 4% contro il 16% di redditività del patrimonio di Varese. La non partecipazione al voto di Cornacchia è stata motivata dal consigliere col fatto che il rendiconto andava votato tassativamente entro il 30 aprile ma il segretario comunale, testo unico alla mano, ha motivato la regolarità del voto.
A proposito di patrimonio pubblico il consiglio comunale ha anche approvato il regolamento riguardo all’alienazione dei beni mobili e immobili del Comune. Tale regolamento, atteso da tempo, divide i beni comunali in due tranche: «Una parte verrà messa all’asta senza nessuna variante all’impatto volumetrico come i terreni di via Poma, via Piermarini e l’area delle Nord – ha spiegato Reguzzoni in consiglio – mentre una seconda parte, che non rientrerà nelle aste del 2009, verrà venduto con la possibilità di fare variazioni alla volumetria. Entro quest’anno, comunque, con l’approvazione del regolamento contiamo di incassare un minimo di 10 milioni di euro da queste aste (il valore è stimato al ribasso ma si punta ad ottenere molto di più, ndr)». A favore ha votato la maggioranza compatta mentre si sono astenuti in 6 dall’opposizione e con il voto contrario di Corrado e Tosi.
L’assemblea ha, infine, trovato la quasi unanimità sulla variazione di costo della nuova palestra del liceo Scientifico che ha visto lievitare il costo da 1,2 milioni di euro a 2,3 a causa di un sostanziale cambio del progetto. La scelta di costruire una palestra gemella a quella esistente è forse l’investimento più importante del 2009, anno povero di grandi opere come il 2008, e ha visto il voto favorevole di 20 consiglieri sui 22 presenti, unico voto contrario quello di Antonio Corrado del Prc che ha giudicato l’opera eccessiva in un periodo di vacche magre. Il contributo della Provincia di Varese alla costruzione della struttura resta di 600 mila euro mentre il Comune coprirà la differenza.
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