Presenza Democratica e la «visione moderna del Pd»
La neonata associazione politico-culturale sottolinea la non condivisione “di dividere il partito solo per una questione di visibilità”
riceviamo e pubblichiamo
È vero, noi di Presenza Democratica non rappresentiamo il circolo PD di Uboldo, né il PD di Varese nel senso burocratico del termine.
Rappresentiamo però quegli elettori-simpatizzanti, soci fondatori e iscritti del Partito Democratico che hanno in comune con noi una visione nuova e moderna del partito, lontana da quel modo antico di far politica che spesso hanno adottato gli esponenti locali del PD.
Rappresentiamo quindi quella parte di PD che vorrebbe più partecipazione di tutti, anche di coloro che non sono tesserati.
Rispettiamo le decisioni altrui. Sinceramente non condividiamo la scelta di dividere il PD solo per una questione di visibilità del partito. Non riteniamo inoltre assurda l’adesione individuale ad una lista civica (punto rifiutato dal Circolo PD di Uboldo della “carta dei valori” de “Il Centrosinistra di Uboldo”). Solo in questo modo si valorizza infatti il singolo, visto come persona con tutte le sue qualità e potenzialità e non come un tesserato di partito da collezionarne il più possibile per avere più peso all’interno di una stessa lista civica. Non vediamo infatti alcuna difficoltà ad aderire individualmente a “Il Centrosinistra di Uboldo”(CSU) e a fare come chi da iscritto del PD o di altri partiti ha fatto. Per di più il CSU è la collocazione naturale, in un paese come Uboldo, per quelle persone dallo spirito democratico che si riconoscono nel PD.
Non crediamo che questa divergenza locale sia sufficiente per disiscriversi da un partito di respiro nazionale o per non appoggiarlo più. Per di più noi sosteniamo alle Europee il Partito Democratico. Non condividere la linea del Direttivo di Uboldo e di qualche esponente provinciale non vuol dire certo non appoggiare il PD. Se veramente questo nasce dalla gente si dovrebbe ascoltare anche chi ha visioni diverse su alcune questioni, condividendo gli ideali di fondo. Non bisognerebbe andare contro sistematicamente a tutti coloro che sono critici, come qualche esponente provinciale fa. Chi la pensa diversamente è un valore per noi, non una minaccia. È certo che, per far questo, bisognerebbe innanzitutto informare delle assemblee che si tengono gli elettori-simpatizzanti e i soci fondatori, permettendo quindi che partecipino e possano parlare in questa sede, così come è garantito dallo statuto. Ci tocca constatare che questo nel nostro paese non è stato fatto, neppure per una scelta delicata come quella di dividere, nei fatti, il partito e di confondere l’elettorato andando da soli.
Non è vero infine che Presenza Democratica sia una lista, noi siamo un’associazione politico-culturale. Per di più nel nostro statuto c’è chiaramente scritto che “L’Associazione non può partecipare direttamente alle competizioni elettorali”. Invitiamo l’ufficio stampa PD di Varese a informarsi meglio (www.predem.tk).
Una cosa è certa: accetteremo e risponderemo a eventuali critiche, se costruttive, non risponderemo più ad altre vuote polemiche.
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