Quando chi orienta non ha nessuno da orientare
Gianni Mazzoleni, segretario della Cna, ci ha inviato questa lettera. Una lezione per i ragazzi all'Itis di Tradate andata a vuoto. Per colpa di chi?
Gianni Mazzoleni, segretario della Cna, ci ha inviato questa lettera che pubblichiamo perché apre una riflessione su un tema delicato e complesso: i corsi di orientamento.
Oggi dovevo fare – dovevamo, perchè è prevista la presenza congiunta di un rappresentante delle Associazioni e di uno del Sindacato dei lavoratori – un’ora e mezzo di orientamento agli studenti di IV dell’Itis Geymonat di Tradate nell’ambito del progetto "il lavoro vien cercando" organizzato dalla Provincia di Varese.
Le schede sulle quali mi ero preparato riportavano le opinioni di 57 studenti, due classi dell’Istituto Tecnico e una dello Scientifico Tecnologico.
Sono rientrato appositamente da Milano, dove avevo avuto una riunione in mattinata, per essere puntuale alle 15,00, orario di inizio.
Entro, indirizzata da una operatrice nell’aula magna dell’Istituto e mi ritrovo con 10 studenti, che candidamente mi riferiscono che le due classi dell’ITIS non ci saranno.
Non mi perdo d’animo e inizio a "orientare" la mia sparuta e attenta platea, alternandomi con il Collega del Sindacato arrivato nel frattempo.
Alle 15,40 due studenti se ne sono andati per altri impegni; alle 16,10 se ne sono andati altri 3, perché dovevano prendere il treno.
In un’atmosfera vagamente surreale (due orientatori contro cinque studenti ) abbiamo illustrato situazione economica del territorio e tipologia dei contratti di lavoro e abbiamo risposto alle poche domande che ci sono state rivolte.
Alle 16.30 abbiamo salutato e ringraziato i ragazzi e ce ne siamo andati: senza aver visto né prima, né durante né tanto meno dopo uno straccio di professore.
Io credo fermamente nell’orientamento e nella necessità di fare dialogare il mondo della scuola con il mondo dell’impresa, ma francamente dopo l’esperienza di oggi pomeriggio dubito fortemente che la scuola abbia il coraggio di crescere e di cambiare, e non certo per colpa degli studenti.
Di pomeriggi se ne buttano tanti, ma questo mi ha lasciato tanta amarezza e ha incrinato di un altro poco la mia fiducia in un domani migliore.
Gianni Mazzoleni
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.