Quell’irresistibile tentazione di buttarla in politica

Aria di elezioni nei commenti all'intervento del Procuratore Dettori sulla 'ndrangheta. Le opposizioni: "In cinque anni mai un parola di condanna, basta con la politica delle pacche sulle spalle". La maggioranza replica a denti stretti. Gelosa: "Una scelta di campo"

Se si arriva a dover ospitare in consiglio comunale un Procuratore della Repubblica per prlare di ‘ndrangheta, in un centro del profondo Nord, vuol dire che le cose non vanno bene. Eppure era necessario: di più, atto di trasparenza quello del sindaco di Lonate Pozzolo Piergiulio Gelosa. Viene in parte incontro anche a quella richiesta di consiglio comunale straordinario e urgente avanzata dalle opposizioni subito dopo l’ondata di arresti che ha decapitato i vertici di quelle indicate dagli inquirenti come le locali strutture malavitose. Si è ripiegato però sull’ultima seduta "regolare" del consiglio comunale, lunedì 11 maggio, sfruttando il tempo assegnato per le comunicazioni del sindaco. Ordine del giorno previsto: rendiconto di gestione 2008. Ordine del giorno de facto: mafia e dintorni. Gli interventi dei consiglieri seguiti a quello del Procuratore Dettori testimoniano che il momento è politicamente teso, con le elezioni in vista. Le opposizioni non le hanno mandate a dire: da sinistra sono piovute "lezioni di bon ton" che alla maggioranza non sono andate giù. Nè da questa sono venute parole forti, con l’eccezione del sindaco. Ragioni ne avrebbero. «Al Procuratore chiedo scusa per la forma del dibattito, ma gli lascio questo messaggio di determinazione e volontà di fare una scelta di campo» dirà Gelosa.

La Lega con Armando Mantovani vuole avviare la battaglia della legalità dalla microcriminalità: apprezzabile, ma c’è ben altro sul tavolo, ha commentato lo stesso Dettori. «L’omertà deve sparire dal nostro vocabolario»: così Giovanni Ferrario (gruppo Il Circolo-Insieme per Lonate-Indipendenti). «Certi avvenimenti sono estranei alla nostra cultura. La politica tenga fuori certi personaggi che non si capisce cosa fanno ma sono pieni di soldi, ed eviti legami d’affari con questi, soprattutto nell’edilizia. Lonate è gemellata con San Rafael, non credo che ci dobbiamo gemellare con altre località». Anche il collega di schieramento Giovanni Desperati rimarca che «il problema viene da lontano: il 90% delle aziende qui sono di meridionali. Ce n’è di bravissimi, nè sono tutti delinquenti: ma ricchezze facili ci sono. Certa gente la dobbiamo costringere a cambiare o andarsene. Non possiamo fare i gendarmi, ci affidiamo allo Stato: ma vorrei poter girare tranquillo per il mio paese». Per Centro Sinistra Futuro per Lonate Pozzolo parlano Michelantonio Vaccaro e Donato Brognara. «La processione di San Cataldo  ha destato sconcerto, da noi» dice Vaccaro «non si vive la cosa in questo modo. La stampa ha ricordato anche frequentazioni inopportune di rappresentanti cittadini con persone poi coinvolte dai recenti fatti di cronaca. Comuque non facciamo di tutta l’erba un fascio, gli onesti sono i primi a voler cacciare le mele marce». Brognara, 29 anni consecutivi di consiglio comunale, già vicesindaco e assessore all’urbanistica, ricorda di aver personalmente segnalato alcune situazioni al Procuratore, a costo di sentirsi isolato. Trasparenza e legalità le sue richieste, il coraggio di denunciare prima di tutto da parte di chi si candida ad amministrare, una politica «che chieda voti sui programmi, non a pacche sulle spalle con la promessa di favori a venire». In cinque anni, dichiarava il consigliere, «mai ho sentito in quest’aula forti denunce di fatti criminosi o condanne della malavita. E quando ho definito gesto mafioso l’incendio dell’auto di un dirigente del Comune, mi si è detto che esageravo: "Ragazzate"». «Convivenza non è connivenza» argomentava infine Gerolamo Bergamaschi di Alleanza per Lonate. «Siamo su una strada a rischio. Lonate non sarà quella descritta dai media, ma non tutto il male viene dal Sud. Chi ha fatto quel che ha fatto ha trovato fra di noi qui chi gli ha permesso di agire».

Getta acqua sul fuoco dalla maggioranza (Per Lonate) Antonio Raneri: «Esporre così a 360° certe situazioni, non dico che sia fuori luogo, però vuol dire dare l’allarme. Meglio essere cauti». Spezza una lancia in favore della comunità cirotana (la sua) l’assessore Patrizia De Novara, mentre il collega Gatti ribatte a Brognara con una applaudita intemerata su certi atteggiamenti delle sinistre che mandano in bestia la parte opposta, tipo «buonismi e lezioni di comportamento», nel caso specifico fare «quello che la campagna elettorale sana la fa lui, mentre noi siamo quelli delle pacche sulle spalle. I voti di prendono o perdono sulle opere, fatte, o realizzate a metà» replica «noi non promettiamo concessioni edilizie a nessuno, si possono dare solo in base alla legge». «Neanche questa volta abbiamo saputo mostrarci uniti» sbotterà alla fine Bergamaschi dal suo banco all’opposizione. Nè le concilianti parole del Procuratore possono mutare questo epitaffio a cinque anni di consigliatura.

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Pubblicato il 12 Maggio 2009
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