Incursione a Villa Ponti di Max Ferrari e del Comitato per la zona franca
Questa mattina, domenica 21 giugno, in occasione dell'assemblea di Confartigianato, l’esponente politico di Lombardia Autonoma Fronte Nord ha organizzato con alcuni seguaci un presidio-volantinaggio
Incursione a Ville Ponti di Max Ferrari e del Comitato per la zona franca di Varese. Questa mattina, domenica 21 giugno, in occasione dell’assemblea di Confartigianato, l’esponente politico di Lombardia Autonoma Fronte Nord ha organizzato con alcuni seguaci un presidio-volantinaggio per “presentare una iniziativa, che si prefigge di crescere come assolutamente apartitica, a sostegno della zona franca al confine svizzero e a quello con il Trentino-SudTirol”, spiega lo stesso Ferrari.
Nel testo del volantino consegnato ai tanti partecipanti all’evento di Ville Ponti era scritto:
Aderisci al comitato per la zona franca di confine. Basta fumo! Zona franca subito!
Un fumoso federalismo fiscale che forse vedrà la luce tra 10 anni non può essere una risposta seria ad una crisi epocale che colpisce le nostre imprese Oggi.
Intere zone del Varesotto, del Comasco, della provincia di Sondrio, sopravvivono solo grazie ad un esodo inarrestabile verso la Svizzera. Esodo non solo di maestranze, ma, sempre più, di imprenditori attratti da condizioni vantaggiose in termini di fiscalità, burocrazia, infrastrutture ed efficienza in generale.
A questo impoverimento del territorio che pare inarrestabile, si risponde con le sopracitate promesse da marinaio relative ad un incerto federalismo o, peggio, con finte soluzioni geniali come la costituzione di zone franche in Libia.
Molto più banalmente, ma più razionalmente, NOI, pubblici amministratori aderenti al neonato comitato zona franca di confine, proponiamo la costituzione di una Zona Franca (di una profondità di 20 Km) per i Comuni lombardi confinanti con la Svizzera e con la Regione a Statuto Speciale del Trentino-SudTirol.
Senza inventare nulla, chiediamo che a tali aree siano applicate, per cominciare, le condizioni già vigenti per le cosiddette Zone Franche Urbane esistenti nel meridione d’Italia.
Agevolazioni fiscali per le imprese che operano o vanno ad operare nella zona franca.
Esonero dal pagamento delle Imposte sui redditi (IRES ed IRPEF) sino ad un massimo di € 100.000,00 aumentati di € 5.000,00 per ogni lavoratore assunto.
– Sgravio Totale per i primi 5 anni di attività;
– sgravio del 60% dal 6° all’10° anno
– sgravio del 40% per il 11° e 12° anno
– sgravio del 20% per il 13° e 14° anno
Esonero dal pagamento dell’IRAP su un valore massimo della produzione pari ad € 300.000,00 per ciascuno dei primi 5 anni di attività.
Esonero dal pagamento dell’ICI dal 2010 al 2015 per gli immobili posseduti dall’azienda nella ZF
Esonero dal pagamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente:
– Sgravio Totale per i primi 5 anni di attività
– sgravio del 60% dal 6° al 10° anno
– sgravio del 40% per il 11° e 12° anno
– sgravio del 20% per il 13° e 14° anno
Qualcuno osserva che tale soluzione equivale ad un enorme mancato introito in termini di gettito fiscale, noi replichiamo dicendo che esso sarà compensato dal mantenimento delle nostre imprese sul territorio e dal mantenimento di migliaia di posti di lavoro e relativi stipendi che di certo faranno da volano a tutta l’economia locale.
Se sei interessato alla nostra proposta aderisci e supporta il comitato apartitico zona franca di confine. www.comitatozonafranca.net.
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