L’Insubria approva lo sconto sulle tasse
Dopo le proteste per l'aumento della seconda rata l'università ha deciso di rivedere i criteri per il calcolo dei contributi. Soddisfatti i rappresentanti degli studenti
Gli studenti dell’Insubria avranno tasse più basse. Lo hanno deciso oggi, 30 giugno, gli organi accademici dell’ateneo. Dopo le proteste degli scorsi mesi per l’aumento, in alcuni casi vertiginoso, della seconda rata l’università ha deciso di rivedere i criteri per il calcolo dei contributi. Il senato accademico e il consiglio di amministrazione hanno adottato il Regolamento sulle tasse e i contributi per l’anno accademico 2009-2010 e raccogliendo le richieste dai rappresentanti degli studenti hanno deciso di diminuire le tasse universitarie.
Sono tre, nel dettaglio, le misure che permetteranno agli srudenti di pagare meno: innanzi tutto è stato previsto uno “sconto generalizzato” per gli studenti con la previsione di un’aliquota più bassa (che passa dallo 0.035 allo 0.032). È stato poi rivisto il “valore soglia”, vale a dire il coefficiente che serve a garantire la progressività del contributo. Questo parametro, come richiesto dagli studenti, passa da 20.000 euro a 21.000 euro introducendo uno sconto ulteriore per le fasce più deboli. Infine non è stato introdotto l’aumento di 85 euro sulla prima rata, (nonostante fosse già stato deliberato in Consiglio di Amministrazione nella seduta del 18 dicembre scorso) il cui ammontare pertanto resta invariato, cioè di 640 euro.
Le misure adottate comporteranno per l’Ateneo un’entrata di 1.400.000 euro in meno per il prossimo anno accademico (700.000 euro in meno derivanti dai minori introiti e 700.000 euro in meno dovuti al mancato aumento della prima rata).
«I tagli governativi ci hanno costretti a rivedere il sistema di contribuzione studentesca – spiega il rettore, professor Renzo Dionigi – . Questo è stato modificato in via sperimentale a partire dallo scorso anno accademico. Il nuovo sistema permette di fotografare in modo più aderente alla realtà la situazione patrimoniale del singolo studente, visto che vengono presi in considerazione nuovi elementi, come ad esempio i patrimoni mobiliari. Il sistema è sperimentale, pertanto su indicazione dei rappresentanti degli studenti abbiamo deciso di apportare dei correttivi, che tenessero in considerazione le difficoltà degli studenti delle fasce più deboli. È da ribadire, comunque, che tutte le modifiche sono state prese dagli organi accademici, in cui siedono anche i rappresentanti degli studenti, inoltre, una Commissione paritetica – che a sua volta contava sulla presenza dei rappresentanti degli studenti – ha seguito di pari passo la modifica del Regolamento».
Esprimono soddisfazione i rappresentanti degli studenti, per il Senato Accademico: Luca Bonarrigo; Raffaele Colombo; Paolo Genovese e Davide Sturla e per il Consiglio di Amministrazione: Antonio Banfi e Paolo Mastorgio, «L’Ateneo si è dimostrato aperto al dialogo in questa circostanza – sottolineano – siamo giunti a una soluzione concertata e condivisa che risponde alla necessità primaria: quella di diminuire le tasse per gli studenti. In particolare – evidenziano – è stato previsto uno sconto generalizzato per tutti, ad eccezione delle fasce di reddito massimo e una ulteriore diminuzione per le categorie più svantaggiate».
Il sistema di contribuzione studentesca è cambiato dall’anno accademico 2008-2009. Il nuovo sistema – adottato in via sperimentale – ha eliminato la complessa rilevazione reddituale ripartita su 22 fasce di reddito e ha introdotto un meccanismo per calcolare il contributo che più rispecchia l’effettiva condizione economica del singolo studente e, in particolare, basato su: adozione di un nuovo indicatore reddituale, denominato ISEEU (indicatore della situazione economica equivalente università); introduzione di una formula matematica per il calcolo della rata e adozione di coefficienti di calcolo differenziati sulla base delle tre diverse tipologie nelle quali i Corsi di Laurea sono stati raggruppati.
L’ISEEU è calcolato tenendo conto di elementi reddituali e patrimoniali aggiuntivi rispetto a quelli utilizzati in precedenza per il computo della rata, ad esempio il patrimonio mobiliare (titoli, conti correnti, etc.).
Infine, è da sottolineare, che mentre in precedenza la certificazione e l’inserimento dei dati avveniva direttamente on line ad opera del singolo studente, dallo scorso anno è obbligatorio recarsi ai Caaf convenzionati che svolgono, a titolo gratuito, l’attività di assistenza nella compilazione dell’attestazione ISEEU. Tale servizio è svolto esclusivamente dai CAAF convenzionati, pertanto eventuali errori di calcolo non sono imputabili all’Università.
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