“Voti bugiardi ma avvertiamo le famiglie”

Le scuole primarie di secondo grado si stanno "attrezzando" per affrontare i giudizi di ammissione all'esame di terza media secondo il severo modello Gelmini

«Le recenti circolari ministeriali ci hanno riportato indietro nel tempo. Noi ci eravamo già preparati in attesa che arrivassero direttive ufficiali ma le difficoltà ci sono» Antonio Antonellis, preside della media Vidoletti di Varese ammette i problemi che i docenti stanno affrontando per arrivare ad ammettere i ragazzi con qualche debolezza senza certificare il falso: « Il giudizio sarà collegiale e i docenti stanno lavorando per sostenere in questi ultimi giorni i ragazzi con qualche debolezza. Abbiamo deciso che se un alunno non ha il sei pieno, verrà ugualmente ammesso all’esame ma manderemo una lettara alla famiglia in cui spieghiamo le debolezze. Sarà un atto ufficiale che rimarrà anche agli atti della scuola e nel curriculum del giovane. Chi, invece, sarà gravemente insufficiente non otterrà l’ammissione: nella mia scuola sono una percentuale minima, il 5 o 10% al massimo»

Che i docenti faranno voli pindarici per non fare stragi di bocciati è anche Sabino Famiglietti, preside alla media Don Guido Cagnola di Gazzada: «In pagella avranno tutti sei, anche quelli che non sono del tutto sufficienti.  I voti saranno falsi, è vero, ma compenseremo con una nota ufficiale in cui si certificano le debolezze. La decisione dell’ammissione sarà affidata alla collegialità dei docenti. Il rigore che vuole introdurre il Ministro è legittimo, ma non può avvenire dall’oggi al domani. La scuola lavora in autonomia: auspico che il rigore e la severità ritornino , ma con un sano realismo»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Giugno 2009
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