Il piano del traffico si svela: più rotonde e meno semafori
Dopo anni la città cerca di riordinare la circolazione. Oltre alle rotonde prevista una circonvallazione attorno al centro storico, piste ciclabili e più parcheggi
Rotonde su viale Cadorna e Duca D’Aosta, parcheggio più caro in centro e una circonvallazione attorno al centro storico. Sono questi gli ingredienti del nuovo Piano urbano del traffico (Put) licenziato dalla giunta il 2 luglio scorso e realizzato dall’assessorato alla qualità della vita insieme alla società Tau, presentato nei particolari questa mattina, venerdì 10 luglio.
L’assessore Luciano Lista è soddisfatto del lungo lavoro svolto e ne spiega l’importanza: «Ridurre l’inquinamento, aumentare la fluidità del traffico e risolvere i nodi critici che si sono creati negli anni, dal lontano 1998, anno a cui risale l’ultima programmazione biennale del Put – questi gli obiettivi dichiarati da Lista – con la società Tau abbiamo studiato a lungo i flussi di traffico in entrata e in uscita dal centro cittadino e dalle altre aree, in particolare la zona industriale, quella dei cinque ponti e il capolinea di via Formazza». Tutte questioni sul tappeto da tempo che attendono una soluzione.
L’ingegner Morini della Tau ha illustrato il piano partendo dai dati: «Busto ha un sistema viabilistico che presenta diverse criticità – ha detto Morini – il traffico pesante incide molto sulla viabilità normale e l’attraversamento est-ovest passando dal centro, da parte delle auto, è un fenomeno che va disincentivato. Stessa cosa per i mezzi pesanti nella zona industriale». Le soluzioni immaginate da Morini prevedono una pioggia di rotonde, in tutto una quindicina, che dovrebbero sostituire la miriade di impianti semaforici che attualmente incidono in maniera consistente sul traffico: «Le rotonde, oltre ad essere un modo per abbellire gli incroci, sono meno inquinati in quanto il traffico rallenta ma non si ferma – ha detto Morini – anche gli incidenti diminuiscono e la qualità della viabilità ne trae benefici evidenti».
Per quanto riguarda la mobilità in centro l’idea è quella di lasciare la possibilità alle auto di entrarvi e sostare per poi ritornare dallo stesso punto da cui si è arrivati, evitando l’attraversamento. Con un sistema di rotonde sulle vie esterne questo sarà possibile. Altro punto toccato dal Put è la via Piombina che, una volta terminata, alleggerirà il traffico della zona dai mezzi pesanti, in attesa delle grandi opere di viabilità come la Pedemontana. Il Put tocca anche la questione annosa di via Formazza, il nuovo capolinea degli autobus mai entrato in funzione per problemi viabilistici tra la stessa via Formazza e corso Italia: anche qui il viatico è la rotonda, compatta e con una forma un po’ diversa dal classico rondò per via degli spazi limitati, che dovrebbe dare la possibilità agli autobus di svoltare senza problemi e, soprattutto, senza semafori.
Infine la mobilità dolce. In centro si vorrebbe allargare la zona a traffico limitato verso piazza Vittorio Emanuele se e quando il piano integrato di intervento col parcheggio multipiano prenderà forma mentre per le piste ciclabili dovranno adattarsi al sistema stradale di Busto e saranno segnalate da una semplice striscia a terra. I prossimi passaggi del Put prevedono 60 giorni di tempo per la consultazione e di presentare nei successivi 30 giorni le osservazioni (entro l’8 ottobre). L’amministrazione ha previsto anche assemblee nelle varie zone per presentare il piano nelle varie parti che interessano i quartieri. Successivamente tocherà al consiglio comunale deliberare e adottare la versione definitiva. Ma il grande piano del traffico ha un altro nemico che si nsaconde nelle pieghe del bilancio, la cronica mancanza di soldi per le opere a causa di un bilancio bulimico da risanare ma il sindaco Farioli non dispera: «Useremo tutti i mezzi a nostra disposizione per attuarlo pezzo dopo pezzo – ha detto Farioli – i primi risultati si vedranno con il piano integrato dell’area delle Nord e con l’accordo che stiamo cercando con le Ferrovie dello Stato per munire di un ampio parcheggio anche la stazione centrale»
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