“Piove nel palaghiaccio, partita della mattina rinviata”
Una nuova infiltrazione e il consigliere Mirabelli si chiede che fine abbia fatto la teoria del complotto e degli spari
Piove di nuovo all’interno del PalAlbani, nel corso dei mondiali di Hockey in line. Pubblichiamo l’intervento di Fabrizio Mirabelli, consigliere comunale Pd
La settimana scorsa, Sindaco, Vicesindaco e Assessore ai lavori pubblici hanno convocato una conferenza stampa per spiegarci che la brutta figura rimediata il giorno dell’inaugurazione dei mondiali di hockey in-line, con il Palaghiaccio allagato a causa di un forte acquazzone estivo, in realtà, non era dovuta alla loro negligenza e ad incuria, ovvero a manutenzioni ritenute “urgenti” già nel 1996 ma mai realizzate, ma ad un “sabotaggio volontario” compiuto da ignoti, ovvero a due fori “compatibili” con colpi da arma da fuoco, notati nel corso di una verifica sul tetto da parte di due operai.
Noi, fin da subito, pur con il dovuto rispetto per le indagini delle forze dell’ordine, dicemmo che la teoria del complotto non ci convinceva per niente e che ravvisavamo, invece, la responsabilità politica del danno arrecato all’immagine di Varese nella scelta incomprensibile e sbagliata, confermata da tutte le amministrazioni di centrodestra che si sono susseguite alla guida della nostra città negli ultimi venti anni, di abbandonare il Palaghiaccio al suo destino.
A nostro giudizio, la colpevole sottovalutazione del problema dell’impermeabilità del tetto in legno lamellare, da noi denunciata in numerose interrogazioni, avrebbe dovuto indurre l’Amministrazione comunale a chiedere scusa agli organizzatori dei mondiali e ai varesini, indipendentemente dall’esistenza di eventuali fori di proiettile nella volta che, comunque, aprirebbero un altro tema interessante: a Varese è possibile sparare come nel Far West senza che nessuno senta gli spari e chiami le forze dell’ordine?
Gli eventi odierni, tuttavia, dovrebbero consigliare all’Amministrazione di ripensare alla propria strategia comunicativa almeno per quanto riguarda questa ridicola vicenda. Ci riferiamo al fatto che, questa mattina, nonostante i due presunti fori di proiettile pare siano stati sigillati con il silicone, in seguito a nuove infiltrazioni provocate da un altro acquazzone, la pista di hockey in –line, costata 40.000 euro, si è allagata ancora, costringendo a fare slittare alle 10 la partita Giappone-Austria che era programmata per le 8.30.
A questo punto, ci auguriamo davvero che l’Amministrazione Fontana colga l’occasione della Commissione sport fatta convocare questa sera e avente all’ordine del giorno proprio la questione del Palaghiaccio per fare quello che non ha avuto ancora il coraggio di fare: chiedere scusa agli organizzatori dei mondiali e ai varesini.
Da parte nostra chiediamo che si incarichino degli esperti di verificare, una volta per tutte, le condizioni del rivestimento esterno del tetto, la tenuta delle membrane isolanti, l’usura dei bulloni che tengono insieme assi e campate. Serve, infatti, una verifica approfondita dello stato del legno, per capire se è recuperabile e a quale prezzo.
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