Clerici: “L’inno di Mameli prima dei consigli comunali”

È la proposta del consigliere del Pdl in risposta alla provocazione di Umberto Bossi. Chiede anche di distribuire il testo di "Fratelli d'Italia" alle elementari

L’inno di Mameli è poco conosciuto, a differenza del Va’ Pensiero. È questa l’ultima uscita di Umberto Bossi che ha fatto discutere nei giorni scorsi. Oggi, il Gruppo Consiliare Alleanza Nazionale nel PdL di Varese, per bocca di Alessandro Clerici (Consigliere Comunale del PdL e Presidente Provinciale di Azione Giovani), risponde alla provocazione.

L’afa agostana gioca a Bossi e agli amici della Lega brutti scherzi ogni anno Giovane Italia. Ho notato che non è arrivata, come invece molti avrebbero auspicato, una risposta politica vera all’ennesima sparata leghista, forse perché si tende a non dare grosso peso alle classiche boutade estive di via Bellerio.
Ma se è vero che non è il caso di dare troppo spazio ai deliri padani, è altresì importante non sottovalutare certe uscite, perché spesso dietro le sparate si celano ben altri obiettivi. Altro che Inno d’Italia, infatti, qui si tratta delle Regionali del 2010. Mi auguro proprio che i vertici del PdL
non cedano al solito gioco al rialzo degli amici leghisti, lasciando gli enti locali, come spesso accade negli ultimi tempi, ai nostri alleati.
Considerato però che il nostro Inno e la nostra bandiera non possono essere ciclicamente messi in discussione da minoranze – sicuramente qualificate, ma che sempre minoranze sono – ho deciso di depositare una mozione in Consiglio Comunale la quale prevede che, prima di ogni seduta consiliare, venga suonato l’Inno di Mameli. L’eccezionale valore storico e culturale del nostro Inno
nazionale, che ripercorre nelle sue cinque strofe tutta la storia d’Italia, da Scipione l’Africano al Risorgimento, non può essere messo in discussione, se non da chi ignora profondamente il significato del testo.
Peraltro, Bossi e soci, criticando il nostro Inno, dimostrano tutte le loro lacune storiche, poiché ignorano che nel testo venga citata la battaglia di Legnano del 29 maggio 1176, in cui i comuni Italiani, uniti in lega e guidati da Alberto da Giussano, sconfissero il Barbarossa. Curioso questo accanimento da parte di coloro i quali di questa pagina di storia hanno fatto addirittura un cavallo di battaglia ed hanno fortemente voluto, a spese di Roma ladrona (produzione RaiTrade), un film, a breve sugli schermi italiani.
Proprio questa profonda ignoranza del testo dell’Inno mi ha indotto inoltre a proporre che i Servizi Educativi del Comune di Varese, insieme al Provveditorato agli Studi,stampino e distribuiscano il testo completo di Fratelli d’Italia a tutti gli studenti delle scuole elementari varesine, affinché la scusa della non conoscenza delle parole dell’Inno non abbia più senso di esistere. Sono certo che le mie proposte verranno accolte trasversalmente, proprio per il grande valore comunitario che le parole dell’Inno di Mameli rappresentano.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Agosto 2009
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