Giovane ucraino annega nel lago

Un giovane ucraino di 28 anni, Mykolaylo Luniv,  è annegato nel lago di Ghirla nella zona dell’area pic-nic "Eden", nel comune di Valganna. Il giovane si era tuffato nelle fredde acque del piccolo bacino di origine glaciale poco prima delle 18 di giovedì 6 agosto. Non è chiaro se assieme a lui in acqua al momento della tragedia ci fossero anche il fratello e un amico. Sta di fatto che il giovane non è più tornato a riva. A dare l’allarme anche alcune persone che erano all’ombra, lungo la riva, per trovare refrigerio nella torrida giornata d’agosto. Sul posto sono accorsi subito il 118 con un’automedica e un’ambulanza e i vigili del fuoco, con un gruppo saf, attrezzato per le ricerche in acqua, oltre ai carabinieri di Marchirolo.

Un triste particolare sta nel fatto che oggi la giovane vittima festeggiava il suo ventottesimo compleanno. Lo ha detto l’amico connazionale, visibilmente scosso e in un italiano stentato, che senza credere a quanto accaduto si aggirava fra la piccola folla formatasi sul luogo della tragedia. 

Poco dopo l’allarme sul posto è arrivato anche un elicottero dei vigili del fuoco che ha cercato di individuare il corpo dall’alto, mentre unità saf perlustravano con maschera e boccaglio la costa. Ma la zona, che quasi invita l’accesso al lago, a portata di mano lungo la riva erbosa, nasconde delle insidie: a pochi metri da riva, dove si sono concentrate le ricerche, già la profondità è ragguardevole e il fondo limaccioso e verde. Particolare, quest’ultimo, che ha reso impossibile individuare il corpo dalla superficie e con la semplice maschera. Alcuni residenti parlano anche di correnti gelide e pericolose, e di un fatto analogo avvenuto, a memoria, una decina d’anni fa dalla parte opposta del lago. Sta di fatto che ci sono volute oltre due ore di ricerche per riportare a galla il corpo esanime del ragazzo. Lo hanno trovato i sub inviati dalla protezione civile della Provincia, che si sono immersi poco dopo le 20; il corpo era adagiato ad una profondità di circa cinque metri, a poca distanza da riva, esattamente dove i bagnanti avevano indicato. Alle 20.30 la salma è stata portata a riva. Sotto shock il fratello del ragazzo, che ha assistito alla scena e al ritrovamento, impietrito e seduto su di una panchina in legno poco distante dall’acqua.