Ritrovato un cadavere mummificato

Il cadavere di Giovanni Battista Pedeferri (foto), originario di di Arcisate, classe 1925 è stato ritrovato verso le 9,30 di stamattina, venerdì 7 agosto, all’interno di una vecchia casa cantoniera di Porto Ceresio, in via Fratelli Bertolla. Il corpo dell’uomo era in avanzato stato di decomposizione, "mummificato" secondo i sanitari della Asl intervenuti sul luogo del ritrovamento. Il cadavere è stato scoperto dal personale di un’azienda che ha in appalto la pulizia dei prati che costeggiano i binari.

Questa mattina gli operai si sono recati sul posto – che si trova a qualche centinaio di metri dalla stazione vera e propria – per tagliare l’erba, e attirati dall’odore che proveniva dalla casupola, hanno fatto la macabra scoperta.

I carabinieri di Porto Ceresio, subito intervenuti per operare i primi rilievi sul cadavere e sul luogo del ritrovamento, hanno trovato addosso all’uomo 1.800 euro in contanti. Il cadavere è stato trovato in posizione supina vicino ad una finestra e con ancora qualche brandello di vestiti e le scarpe: era adagiato tra rifiuti, sporcizia e vestiario di ogni tipo.
La circolazione sulla tratta ferroviaria è stata sospesa così da permettere ai carabinieri di lavorare in sicurezza.
Pedeferri era un senza fissa dimora. Aveva rinnovato la carta d’identità nel 2006, ma dal 2001 non aveva segnato alcuna residenza: viveva qua e là nella zona della ex stazione, lungo i binari della Varese-Porto Ceresio. L’anziano aveva ancora dei parenti, sembra una sorella di qualche anno più giovane, che vive nelle vicinanze. Sarà l’autopsia a dire con precisione a quando risale il decesso. A detta dei carabinieri, al momento del ritrovamento la casa era invasa dai topi: solo la carta d’identità che l’uomo aveva ancora addosso, ha potuto far si che il corpo venisse riconosciuto rapidamente. La presenza dei contanti e l’età dell’uomo lasciano ipotizzare che possa essersi trattato di un malore.