Basta con l’ideologia. La Uilm è per un sindacato partecipativo
Giovanni Contento, segretario della Uilm nazionale , è intervenuto all’assemblea dei delegati varesini
«Noi siamo per un sindacato delle regole, partecipativo, che non scappa dai problemi, dove il confronto prevale sull’ideologia». Giovanni Contento, segretario nazionale della Uilm , è intervenuto al quattordicesimo congresso della Uilm di Varese. Per chi, come lui, si occupa dei problemi del lavoro è difficile in questo momento nascondere le preoccupazioni per la crisi perché nonostante «ha toccato il punto più basso, non fa intravedere tempi certi per la ripresa».
Crede comunque nell’opportunità di una svolta, forse epocale, per le organizzazioni sindacali. Contento, infatti, insiste su due punti che rappresentano un cambiamento nel dna del sindacato: l’ideologia non serve a superare il momento nero dell’economia e il rapporto con le aziende non puo’ essere solo ed esclusivamente un rapporto di forza. «Oggi – dice il sindacalista – si confrontano due filosofie: una, quella della Fiom, che fa leva sull’elemento politico-ideologico; l’altra, come la nostra e di chi ha firmato il contratto dei metalmeccanici, che si fa carico della responsabilità. Questo è un punto cruciale, perché se sei responsabile allora sei anche solidale. Nel nuovo contratto, infatti, abbiamo inserito il fondo di solidarietà che deve servire ai lavoratori nei momenti di crisi economica. In questo modo siamo responsabili anche verso il Paese e le aziende».
Crede comunque nell’opportunità di una svolta, forse epocale, per le organizzazioni sindacali. Contento, infatti, insiste su due punti che rappresentano un cambiamento nel dna del sindacato: l’ideologia non serve a superare il momento nero dell’economia e il rapporto con le aziende non puo’ essere solo ed esclusivamente un rapporto di forza. «Oggi – dice il sindacalista – si confrontano due filosofie: una, quella della Fiom, che fa leva sull’elemento politico-ideologico; l’altra, come la nostra e di chi ha firmato il contratto dei metalmeccanici, che si fa carico della responsabilità. Questo è un punto cruciale, perché se sei responsabile allora sei anche solidale. Nel nuovo contratto, infatti, abbiamo inserito il fondo di solidarietà che deve servire ai lavoratori nei momenti di crisi economica. In questo modo siamo responsabili anche verso il Paese e le aziende».
Il segretario nazionale della Uilm, forse per non smentire il suo nome, guarda al futuro con grande speranza. «A Varese ho visto tanti giovani lavoratori che hanno scelto il sindacato. Ragazzi senza malizia, disinteressati ai giochi della politica, ma molto attenti ai problemi reali. Ecco perché sono contento».
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