Delitto di Borsano, compariranno di nuovo davanti al pm gli arrestati
Fissata un'udienza per Christian Palatella, la madre Daniela Craici e l'amico Luca Modena, accusati dell'assassinio di Pino Sporchia, suocero della donna, e del grave ferimento della moglie
La vicenda del delitto di Borsano potrebbe aprirsi a qualche ulteriore chiarimento circa le posizioni dei tre accusati in carcere. Il prossimo 4 novembre le tre persone arrestate per il brutale assassinio di Giuseppe Sporchia e il tentato omicidio della moglie, Bambina Berra (cruciale la sua testimonianza per ricostruire i fatti), compariranno di fronte al pm Silvia Isidori della Procura di Busto Arsizio. Da qualche tempo Christian Palatella, il giovane 19enne nipote acquisito di Sporchia e consorte, aveva chiesto di poter incontrare il magistrato per dare la sua versione dei fatti. Con lui hanno inoltrato la medesima istanza la madre, Daniela Craici, nuora delle vittime dell’aggressione, e l’amico Luca Modena. In sede di udienza di convalida del fermo di fronte al gip i tre si erano avvalsi del diritto di non parlare, in quanto il pm, come è sua facoltà, non aveva consentito i colloqui con i legali prima di tale scadenza.
Secondo quanto ricostruito sulla base delle dichiarazioni, dapprima frammentarie, poi via via più chiare, della donna ferita e miracolosamente salvatasi, sarebbe stato il terzetto a massacrare Pino Sporchia per poi accanirsi sulla moglie, senza tuttavia riuscire ad ucciderla. La vittima del delitto, molto conosciuta a Turbigo dove aveva vissuto gran parte della vita ed era il coordinatore della Protezione Civile, è stata poi ricordata con una commovente cerimonia funebre alla presenza di colleghi e autorità anche regionali.
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