Lodo Alfano, “Giudici comunisti”. “C’era un giudice a Berlino”

Oltre cento i commenti arrivati dopo la decisione della Consulta. Ecco alcune posizioni espresse dai lettori

angelino alfano ministro della giustizia guardasigilli dopo decisione corte costituzionale«Adesso continui pure a governare il Paese ma vada in Tribunale». Sono stati oltre cento i commenti arrivati a Varesenews dopo la decisione della Consulta di mercoledì scorso che ha dichiarato non conforme alla Costituzione la legge Alfano che prevedeva la sospensione dei processi in corso per le quattro più alte cariche dello Stato. Commenti a favore, ma anche contro. Dai classici: «C’era un giudice a Berlino!», come scrive un lettore all’altrettanto inflazionato «In Italia la Sinistra da 15 anni usa i giudici per fare lotta politica». Posizioni spesso contrapposte che fanno però emergere, nella maggioranza dei casi, fiducia nelle istituzioni previste dalla Carta costituzionale.
C’è anche chi fa previsioni sulle prime dichiarazioni del premier (tra l’altro azzeccando in pieno alcune posizioni poi emerse dalle interviste seguite alla decisione della Consulta): «Berlusconi dirà: a. che la Corte Costituzionale è eversiva; b. che i giudici costituzionali sono rin(…); c. che è tutta colpa dei comunisti; d. che tutto prosegue come prima, non è successo niente; e. che se si dimettesse gli italiani si suiciderebbero in massa».
Un altro lettore però si chiede: «Perché sei giudici hanno votato a favore e nove contro? se una legge è anticostituzionale dovrebbe esserlo per tutti, quindi o qualcuno non sa fare il proprio lavoro e quindi merita di andare a zappare la terra oppure si e’ votato per simpatie politiche». A questo proposito c’è chi non nutre nessun dubbio: «É un attacco comunista non lo vogliono lasciare governare! Lui e il suo governo hanno fatto quello che altri non hanno fatto in anni! Il comunismo è viscido e imboscato!». Altri invece dissentono e dicono più semplicemente che «è stato ristabilito il principio del diritto, cioè che in paese civile, qualsiasi carica istituzionale può essere giudicato davanti ad un giudice». Però c’è chi ricorda che il lodo Alfano prima si chiamava lodo Schifani, e prima ancora «si chiamava lodo Maccanico, l’unica differenza era che al governo c’era una “mortadella”».
Qualcun altro, insospettito, chiede delucidazioni: «É vero che il primo lodo fu di Maccanico e prevedeva che “Non possono essere sottoposti a processi penali per qualsiasi reato anche antecedenti l’assunzione della carica fino alla cessazione della stessa i Presidenti della Repubblica,del Senato, della Camera, del Consiglio e della Corte Costituzionale?" Qual è, ora, la differenza? Qui di esperti ne vedo molti, mi aiutate?».
«E’ stato ristabilito il principio del diritto – continua un altro lettore – cioè che in paese civile, qualsiasi carica istituzionale può essere giudicato davanti ad un giudice,ciò che succede nei paesi civili, non e’ una sentenza politica , come qualcuno può pensare. Il governo Berlusconi deve pensare ai problemi seri del Paese, non farsi le legge in suo favore, per risolvere i suoi problemi con la Giustizia».
Un lettore, preoccupato, pensa che «nessuno si rende conto che questa sentenza è una mina alla democrazia, in quanto qualunque magistrato manovrato dai politici (di destra o sinistra) potrà cercare di far cadere un governo (di destra o sinistra) regolarmente eletto dagli Italiani!».
Un assiduo lettore invece commenta: «Le ho azzeccate tutte! Vds commento nr. 15… postato ieri in orario non sospetto! A dire il vero, sono stato anche troppo ottimista: non prevedevo che il Presidente del Consiglio dicesse pubblicamente che non gliene importa nulla di ciò che dice il Capo dello Stato. Credo sia la prima volta che una dichiarazione simile viene pronunciata in tutta la storia della Repubblica».
«Il lodo Alfano prevedeva solo di posticipare i processi non di annullarli. – spiega un altro – E questo accade già in altri paesi. In Italia la Sinistra da 15 anni usa i giudici per fare lotta politica. Non avete idee ne ideologie ma solo rabbia odio e invidia. Berlusconi ha con se la maggioranza degli italiani, la parte silenziosa degli italiani. Voi siete pochi ma fate casino senza nemmeno capire cosa dite. L’odio e l’invidia vi accecano poveretti»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Ottobre 2009
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