Cornacchia (PdL): “Una città che fa piangere”
Il dibattito in consiglio sullo stato del verde pubblico mette in luce le difficoltà del settore, ora passato ad Agesp Servizi, per la limitatezza dei fondi a disposizione. Grandi (PD): "Girola si è dimesso. E Lista?"
Fra le questioni che hanno tenuto banco giovedì sera in consiglio comunale erano alcune questioni diciamo così cosmetiche, ma da non sottovalutare. Il verde in particolare, con mozioni e interrogazioni spesso vecchie anche di due anni, ma che ribadivano un problema… crescente: il vegetare incontrastato, in ogni bella stagione delle migliaia di alberi che punteggiano la città e delle relative aiuole, fino a creare ostacolo alla visibilità di cartelli stradali e punti luce. E ancora: le foglie che ingombrano i marciapiedi senza essere spazzate («cosa dobbiamo fare, sciarci?» il commento del solito Porfidio); le discariche abusive; o lo stato del verde in generale, con lo candalo di posti come le vie Salvator Rosa e Marco Polo, dove le ripiantumazioni seguite ad abbattimenti hanno dato esiti pietosi, denunciato da pecchini (PD) e Ruffinelli (Lega Nord). «Su quest’argomento non parlerò per non piangere» chiosava lapidario per il PdL Diego Cornacchia. e per il PD Grandi invitava l’assessore Lista a seguire l’esempio di Franco Girola e dimettersi, visto che le competenze sul verde vengono ormai trasferite ad Agesp Servizi.
La mozione sulla manutenzedel verde a firma di Porfidio è stata approvata all’unanimità. Non prima che l’assessore Lista facesse presente come, con un budget annuo di mezzo milione di euro in tutto, risulti impossibile fare una manutenzione adeguata, e soprattutto tempestiva, nella giusta stagione vegetativa, di migliaia di alberi e qualcosa come un chilometro quadro di manti erbosi frazionati in parchi e spazi vari. Circa le discariche abusive è stato il collega di giunta Armiraglio a precisare che interventi sono in corso, ma in vandalismi non cessano e si potenzierà la repressione del fenomeno degli ababndoni di rifiuti anche disponendo telecamere a batteria laddove non vi siano connessioni alla rete elettrica. Ilf enomeno è comunque sgradevole e ancora Cornacchia denuncerà che «la città fa piangere, è una Busto scontenta, che sonnecchia. Ci vuole più energia, più pragmatismo, più concretezza». Un pungolo dall’interno della maggioranza, impegnata a dirimere ben altre e complesse questioni, quelle che dietro le quinte del teatrino del consiglio comunale agitano i sonni di partiti e correnti: Accam e Agesp Servizi.
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