I frontalieri del Verbano scrivono a Tremonti
Una lettera raccoglie le preoccupazioni dei lavoratori "gli italiani che lavorano in Canton Ticino si trovano in un ambiente di crescente ostilità a causa dell' applicazione dello Scudo Fiscale"
On. Ministro Tremonti,
Da qualche tempo gli italiani che lavorano in Canton Ticino si trovano in un ambiente di crescente ostilità a causa dell’ applicazione dello Scudo Fiscale.
Sacrosanto il dovere di combattere l’evasione fiscale, ma forse un’azione diplomatica intelligente e persuasiva avrebbe evitato questo deterioramento di rapporti fra stati confinanti (mentre mi risulta che stranamente i rapporti fra Valtellina e piazze finanziarie grigionesi permangono idilliache).
Oltre ad essere divenuti il primo soggetto di minacce di ritorsione, i frontalieri che lavorano in Svizzera hanno anche forti timori di divenire soggetti al monitoraggio fiscale, avendo l’obbligo di avere un conto bancario in Svizzera per il versamento dello stipendio
Le facciamo notare che nella circolare 43/E dell’Agenzia delle Entrate, Capitolo 1 . Ambito soggettivo, si fa riferimento all’ esenzione dell’ obbligo dei residenti nel comune di Campione, "si ritengono esclusi dall’obbligo i residenti nel Comune di Campione d’Italia in relazione alle disponibilità detenute presso istituti elvetici in base alle disposizioni valutarie specificatamente riferite al suddetto territorio. Tale esclusione é limitata alle disponibilità derivanti da redditi di lavoro, pensionistici e altre attività svolte direttamente in Svizzera da soggetti residenti nel suddetto comune"
Le chiediamo che, dal momento che é stato preso in considerazione il caso di Campione, perché non é stato previsto che tale esenzione venisse estesa a tutti i lavoratori frontalieri e domiciliati con residenza in Italia?
Ancora una volta i frontalieri si trovano in una situazione ambigua a causa di una costante mancanza di considerazione. da parte delle istituzioni italiane.
Visto che il termine per la regolarizzazione é fissato al 15 Novembre dalla Circolare 43/E del 10 ottobre 2009, ci aspettiamo da Lei un chiarimento urgente.
Ancora un grazie da parte di 45.000 frontalieri per il suo autorevole intervento.
Cordiali saluti
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