“Amsc cresce, vi spiego perché”

La spedizione in Sardegna, la piscina di Saltrio, il gas, l'acqua e le farmacie: Nino Caianiello illustra la realtà del gruppo dopo otto anni di gestione

«Sarà un diluvio di numeri» ha esordito Caianiello, ironizzando sulla sua capacità di trattenere l’uditorio citando numeri, dati, percentuali. Alla fine del 2009, dopo un anno di polemiche, lo fa per rispondere al Pd: «Doverose precisazioni».
Per il presidente delle principali società del “gruppo Amsc” in otto anni l’azienda è cresciuta non solo in termini quantitativi, ma anche per capacità industriali, nuovi orizzonti d’investimento e relazioni con altri gruppi. Caianiello cita il fatturato cresciuto da 32,4 a 55 milioni e le immobilizzazioni, passate da 25 milioni e 611mila euro del 2001 a oltre 74 milioni del 2008. «Gestiamo il servizio idrico di 17 comuni, di ogni colore politico, rispetto ai 2 comuni che avevamo nel 2001». E se la gestione dell’acqua accumula perdite consistenti a causa del mancato ritocco delle tariffe, sul gas Amsc a Gallarate vanta «una quota di mercato del 90%». «Le farmacie hanno visto un aumento del fatturato da 3 milioni 276 mila euro ai poco meno di 6 milioni con cui chiuderemo il 2009»
  
L’operazione Prealpi Servizi
«Qualcuno ha voluto pescare nel torbido citando il nome del dott.Giuseppe Grossi (“il re delle bonifiche” lombarde, attualmente in carcere, ndr), cercando di screditare l’operazione di Amsc». Il riferimento è alla ricostruzione che il Pd ha fatto della scalata che ha portato l’ex municipalizzata, mediante l’acquisizione di una società partecipata da Grossi, a controllare la maggioranza relativa di Prealpi Gas. Il Pd a dire il vero criticava non i rapporti d’affari con Grossi, ma l’utilità dell’operazione. Ma il presidente di Amsc non ha dubbi: «È un progetto industriale di grande valore, che ha già dato 987mila euro d plusvalenze»
 
La spedizione in Sardegna
Il project financing per la metanizzazione della Sardegna è stato uno dei punti di maggiore scontro, con le opposizioni che ritenevano eccessivo l’impegno. Una scelta comunque vantaggiosa, secondo Caianiello: «L’investimento fatto è di 441mila euro, se ci ritirassimo avremmo comunque un guadagno di 625mila euro». L’investimento per il futuro sarà impegnativo, ma l’operazione mostra che l’azienda ha solide basi, essendo stata scelta come partner da una società come la Aimag di Mirandola. «Terra di compagni, che però hanno scelto noi ritenendoci affidabili»
 
Farmacie, fotovoltaico e piscina della Moriggia
Tra le novità positive che sono attese nei prossimi mesi, l’apertura della quarta farmacia targata Amsc, in via Cattaneo a Sciarè, e la realizzazione di un secondo pozzo nel rione di Moriggia. A proposito di Moriggia, Caianiello ricorda anche gli investimenti fatti per mantenere competitivo e a norma di legge l’impianto natatorio, costruito 35 anni fa.
In attesa anche una decisione sul fotovoltaico in via Aleardi, dal valore di 2,5 milioni di euro, uno dei progetti legati al teleriscaldamento: «Il progetto è sul tavolo del sindaco, stiamo aspettando anche che si proceda allo spacchettamento dell’investimento». All’amministrazione comunale Amsc chiede anche interventi sulla viabilità, per favorire l’uso del parcheggio interrato di via Bonomi.
 
Struttura societaria
«Non abbiamo spacchettato per creare nuove poltrone nei consigli di amministrazione: abbiamo solo diviso reti e gestione del servizio, come imposto dalla legge». Per Caianiello una semplificazione dell’organigramma delle società (Amsc non è un gruppo dal punto di vista legale, ma un insieme di società legate tra loro e coordinate da Amsc spa) sarebbe inutile. «Il vantaggio sarebbe minimo, se non nullo. Anzi, in alcuni casi potrebbe portare a costi aggiuntivi». Tra le scelte rivendicate, c’è anche la creazione delle società di outsourcing, per ridurre i costi del personale limitando le assunzioni a tempo indeterminato. «Il costo dei CdA poi è notevolmente inferiore alle altre ex municipalizzate»
 
La piscina di Saltrio
«La scelta di abbandonare l’investimento è stata fatta su mandato dell’azionista e delle forze politiche. Io non condividevo il disimpegno: erano solo perdite legate all’avvio del business. Avevamo potenziato l’impianto, l’investimento doveva essere ammortizzato». Secondo il presidente, poi, la scelta di gestire la piscina del piccolo paese al confine con la Svizzera avrebbe avuto altre implicazioni: «Ci avrebbe aperto le porte per la gestione del servizio idrico a Viggiù, Saltrio e Clivio»
 
“Il mio ruolo”
Di fronte alle polemiche dei mesi passati, Caianiello è tornato anche sul suo doppio ruolo, di amministratore di una società partecipata e di dirigente del primo partito di governo in città, il PdL. «Non ho mai usato la mia posizione in azienda per favorire la mia posizione politica, caso mai il contrario. Tant’è vero che il mio impegno è stato riconosciuto in modo trasversale, anche da amministrazioni di colore politico diverso dal mio». E cita Golasecca, Casorate Sempione e Sesto Calende.  

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Pubblicato il 29 Dicembre 2009
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