I socialisti: “Le scuole di Gallarate in grande difficoltà”
I Socialisti esprimono solidarietà agli insegnanti di Gallarate che si accingono nel fine settimana a manifestare in piazza il loro dissenso
Nota dei socialisti di Gallarate
I Socialisti esprimono solidarietà agli insegnanti di Gallarate che si accingono nel fine settimana a manifestare in piazza il loro dissenso.
La scuola vive un periodo di grande difficoltà e la preoccupazione per il suo futuro è forte nei Socialisti. Il corrente anno scolastico è iniziato con meno tempo scuola, meno insegnanti, meno servizi, meno risorse economiche da destinare alle scuole. Più alunni diversamente abili nelle classi e meno insegnanti di sostegno.
I tagli effettuati dai ministri Gelmini – Tremonti non risparmiano nessuna provincia, nessun ordine di scuola e nessun profilo professionale.
Quest’anno, qui a Varese, nonostante un aumento di circa 1400 alunni, i tagli hanno causato una riduzione di organico di 425 posti per quanto riguarda il personale docente: 140 nella scuola secondaria secondo grado, -162 nella scuola secondaria primo grado e -123 nella scuola primaria. I tagli del personale ATA hanno riguardato in totale 188 posti: -22 assistenti tecnici, -37 assistenti amministrativi e -129 collaboratori scolastici. Totale: 613 operatori scolastici in meno che lavorano accanto ai nostri figli.
Anche nelle scuole di Gallarate ci sono stati forti tagli che pregiudicano lo sforzo della nostra classe insegnante, il bisogno di contenere la dispersione scolastica e la possibilità di preparare adeguatamente i nostri giovani prima di immettersi nel mondo del lavoro. I risparmi che il Ministero della P.I. otterrà non valgono i disagi educativi e didattici che questi tagli provocheranno nei ragazzi gallaratesi.
Anche nel nostro comune si sono formate classi con più di trenta studenti e le scuole sono state costrette a ricorrere sempre più spesso ai contributi delle famiglie per cercare di continuare a garantire un’offerta qualificata. Per mancanza di personale, in caso di assenza dei docenti, anche i nostri ragazzi entrano un’ora dopo o escono un’ora prima e nei casi più urgenti sono divisi nelle altre classi rendendo impossibile l’attività didattica.
I Socialisti sono favorevoli al taglio degli sprechi, ma non possono accettare che si comprometta la qualità dei nostri istituti per risparmiare sulla spesa pubblica.
Per il Partito Socialista Italiano
Salvatore Federico
Calogero Casà
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