Le buche scassano le auto e le assicurazioni tradiscono il Comune
La società che tutelava Palazzo Estense ha rescisso il contratto, ma il nuovo bando si è arenato tra ricorso al tar e controricorso al consiglio di stato. Parlano Mirabelli e Fontana
Strade come biscotti, buche dappertutto, al ritirarsi della neve e dell’acqua, si sono aperte le voragini, che hanno risucchiato le auto e creato danni. In aumento i cittadini che stanno chiedendo il modulo di rimborso in Comune, mentre Palazzo Estense è alle prese, proprio ora, con un problema di assicurazione sui rimborsi per i debiti contro terzi. Nei mesi scorsi la compagnia che se ne occupava ha dato la disdetta. Il Comune ha emesso un nuovo bando per il broker, cioè l’agente che deve indicare le condizioni di mercato all’ente pubblico e indirizzarlo verso le polizze migliori.
Lo avrebbe anche già assegnato, ma un’agenzia perdente ha fatto ricorso al tar. Ha ottenuto l’annullamento della gara, mentre il comune ha risposto chiedendo un pronunciamento al consiglio di stato. Risultato: il primo gennaio si comincia male, e senza assicurazione garantita. Una interrogazione dell’opposizione solleva il problema. Fabrizio Mirabelli del Pd chiede due cose: da un alto, se l’assicurazione che curava gli interessi del comune abbia rescisso il contratto perché sono aumentate eccessivamente le richieste di rimborso (a causa della scarsa manutenzione), e dall’altro, se è vero che dal 31 dicembre ci troveremo senza assicurazione. E’ una domanda retorica, per certi versi, che evidenza un problema, ma che ha già una risposta contestuale. Il comune, per legge, non può rimanere senza assicurazione, dunque, gli uffici, si sono già interessati al problema, e visto il ricorso pendente per la gara del broker, probabilmente, saranno costretti a chiedere un prolungamento del contratto con la vecchia agenzia, che a questo punto potrebbe anche imporre, ahinoi, un maggiore costo della polizza. Mirabelli lo sa, e dunque fa la domanda cruciale: chiede quali saranno le nuove condizioni, “rispetto alla vecchia polizza che prevedeva un premio di 305.000 euro all’anno + 70.000 di regolazione dei premi”.
Lo avrebbe anche già assegnato, ma un’agenzia perdente ha fatto ricorso al tar. Ha ottenuto l’annullamento della gara, mentre il comune ha risposto chiedendo un pronunciamento al consiglio di stato. Risultato: il primo gennaio si comincia male, e senza assicurazione garantita. Una interrogazione dell’opposizione solleva il problema. Fabrizio Mirabelli del Pd chiede due cose: da un alto, se l’assicurazione che curava gli interessi del comune abbia rescisso il contratto perché sono aumentate eccessivamente le richieste di rimborso (a causa della scarsa manutenzione), e dall’altro, se è vero che dal 31 dicembre ci troveremo senza assicurazione. E’ una domanda retorica, per certi versi, che evidenza un problema, ma che ha già una risposta contestuale. Il comune, per legge, non può rimanere senza assicurazione, dunque, gli uffici, si sono già interessati al problema, e visto il ricorso pendente per la gara del broker, probabilmente, saranno costretti a chiedere un prolungamento del contratto con la vecchia agenzia, che a questo punto potrebbe anche imporre, ahinoi, un maggiore costo della polizza. Mirabelli lo sa, e dunque fa la domanda cruciale: chiede quali saranno le nuove condizioni, “rispetto alla vecchia polizza che prevedeva un premio di 305.000 euro all’anno + 70.000 di regolazione dei premi”.
Secondo il consigliere di opposizione, i tagli del governo hanno messo il comune in ginocchio e ci saranno problemi. Il sindaco Attilio Fontana è al corrente di tutto e spiega: “E’ vero, l’assicurazione ci ha dato la disdetta ma il comune non rimarrà senza, questo è certo, piuttosto stiamo cercando di capire come mai ci siamo trovati in questa situazione, che è simile anche ad altri enti locali; secondo noi è segno che c’è qualcosa che non va nel rapporto tra comuni e assicurazioni”. Non si escludono sviluppi, il tema è più caldo di quanto non sembri.
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