Investe e uccide un pedone, arrestato
La vittima, un invalido civile di 56 anni, è rimasta sulla strada per un'ora, senza soccorsi. L'investitore, un operaio ventiseienne, si costituisce ai carabinieri due ore dopo l'incidente
Tragedia a Pogliano Milanese: prima dell’alba, intorno alle 6, un’automobile, probabilmente a causa della forte velocità e della pioggia intensa, ha investito e ucciso un pedone che attraversava la strada in via Garibaldi all’altezza di via Manzoni. L’uomo investito, un invalido civile di cinquantasei anni, è morto sul colpo, dopo essere stato scaraventato sul marciapiede. L’investitore si è dato alla fuga senza prestare soccorso e l’uomo è rimasto in strada per oltre un’ora, prima di esser notato da un residente. Il guidatore dell’auto si è consegnato ai carabinieri due ore dopo, mentre già i carabinieri della compagnia di Rho stavano raccogliendo elementi utili.
La vittima dell’incidente è Alvaro Ginetti, 56 anni, invalido civile, poglianese, residente proprio nella via Manzoni: il suo cadavere è stato scoperto solo un’ora dopo il fatto, quando un residente, aperte le finestre al risveglio, lo ha scoperto e ha chiamato immediatamente i Carabinieri della Compagnia di Rho ed il personale del 118. In ogni caso, l’uomo sarebbe morto pochi istanti dopo l’incidente.
I militari rhodensi hanno ricostruito subito la dinamica, hanno raccolto i frammenti di auto presenti sulla scena, hanno acquisito le registrazioni delle telecamere attivate sulle vie di fuga ed hanno operato una “mappatura” di carrozzieri ed autodemolitori della zona.
Le informazioni hanno portato i carabineiri ad identificare il mezzo responsabile dell’investimento: una Daewoo Lanos di colore grigio.
Intorno alle 8.00 la svolta nelle indagini: presso gli uffici dei Carabinieri di Rho si è presentato un ragazzo di 26 anni, accompagnato dal padre, il quale ha ammesso le responsabilità in ordine all’accaduto. Si stava recando al lavoro e ha notato il pedone all’ultimo momento, quando oramai era impossibile schivarlo; preso dal panico si è dato alla fuga, ha raggiunto nuovamente l’abitazione, parcheggiato la macchina in garage e raccontato tutto ai genitori. E proprio il padre, vincendo le iniziali resistenze del giovane, lo ha obbligato a costituirsi.
Un ravvedimento che tuttavia non gli ha evitato il carcere: C.O., 26 anni, poglianese, operaio, è stato infatti arrestato per omicidio colposo e soprattutto per omissione di soccorso.
Si trova ristretto nel carcere di San Vittore a Milano.
La sua autovettura presentava danneggiamenti compatibili con le parti di auto trovate dai militari sul luogo del sinistro.
Il fatto è una nuova tragedia che investe la famiglia Ginetti di Pogliano Milanese: la madre della vittima, Virginia Selmi, 83enne vedova, il 17 novembre 2008 era stata infatti strangolata nel sonno dalla figlia Mariangela, esasperata dalle gravi condizioni di salute del genitore, inferma e paralizzata nel letto da oltre 6 anni.
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