Pillastrini presenta il derby: “Scordiamoci dell’andata”
Il tecnico della Cimberio "legge" la partita contro Milano: «Siamo due squadre molto diverse, e la loro difesa ora è temibile». Childress ha risolto i problemi fisici
All’andata fu uno show: 35 punti di Ronald Slay (foto), regia impeccabile di Childress, il disegno perfetto con cui Pillastrini e il suo staff misero nel sacco Bucchi e tutta Milano, un palasport vicino all’esaurito e bollente che godette del ritorno alla grande di Varese in Serie A. Domenica, a mezzogiorno, il derby tra Cimberio ed Armani Jeans si giocherà a campi invertiti e sarà il parquet del Forum di Assago a decretare chi si porterà a casa i due punti in una partita che non può davvero mai essere come le altre. Ci sono 35 scudetti e 8 Coppe dei Campioni in ballo, una metropoli desiderosa di fare la voce grossa e una provincia che proprio dello sgambetto ai grandi ha fatto una ragione di vita, sul campo da basket e non solo.
«Ma di quella partita dobbiamo scordarci» avvisa con il consueto vocione pacato coach Stefano Pillastrini riferendosi al derby d’andata. «Fu una bella vittoria ma è nel cassetto sotto punti i tutti di vista, compreso quello tattico. Le due squadre sono cambiate per molti aspetti e non si possono fare confronti con ottobre. Allora Milano era un cantiere aperto, ora ha trovato un’identità ben definita; allora temevamo la fisicità della squadra di Bucchi, che è rimasta tale, ma anche la presunta compattezza della difesa che infatti è arrivata con il prosieguo del campionato. La vittoria dell’Armani su Treviso, in questo senso, spiega bene quallo che voglio dire: Milano è un ostacolo molto difficile e naturalmente gode dei favori del pronostico. Giochiamo in casa loro e la classifica è lì che parla».
La graduatoria, in effetti, racconta di un’Olimpia al secondo posto con 20 punti, insieme a Caserta (Siena sta dieci gradini sopra e vive nel suo mondo), e di una Cimberio che a causa della penalità subita non può dormire sonni tranquilli, con le sue sette vittorie che valgono però solo 12 punti, 4 in più della Ferrara in zona retrocessione.
La settimana della Cimberio è trascorsa con qualche preoccupazione per le condizioni fisiche di Childress, non al top, ma il playmaker ha recuperato come assicura lo stesso Pillastrini. «Randy sta meglio, non è certamente al massimo ma venerdì a mezzogiorno si è allenato piuttosto bene. Lo stesso vale per Reynolds ma almeno, rispetto a due settimane fa, i ruoli sono più coperti. Chi viaggia al 50% è come sempre Thomas per via della fascite plantare: è bene ricordarlo, perché Jobey si allena poco e non può dare tutto sul campo».
Bucchi a sua volta deve fronteggiare diversi acciacchi, anche se il trio di giocatori sotto cure mediche (Petravicius, Acker e Bulleri) sembra possa essere della gara, seppur per minutaggi limitati. La rosa a disposizione del tecnico bolognese è comunque di gran qualità, con il discusso ex Sani Becirovic arrivato da poco tempo, gli azzurri Mancinelli e Rocca, il roccioso Mike Hall (20 + 8 contro Treviso) e altri ancora.
Pretattica o meno, Pillastrini spiega che «non abbiamo preparato sorprese particolari per questa gara, e se anche ci fossero mi guarderei bene dal rivelarle. La Cimberio comunque è meglio che segua la sua struttura di gioco, che se funziona è più redditizia delle alchimie inventate per l’occasione». Per concludere il tecnico ripete: «Mi raccomando, dimentichiamoci l’andata». Messaggio ricevuto e rilanciato: se il risultato sarà il medesimo, promettiamo di non rivangare più quella partita.
Armani Jeans Milano – Cimberio Varese
Milano: 5 Acker, 6 Mancinelli, 7 Hall, 8 Maciulis, 9 Mordente, 11 Bulleri, 12 Rocca, 14 Ianes, 15 Petravicius, 18 Cacace, 20 Viggiano, 32 Becirovic. All. Bucchi.
Varese: 7 Morandais, 8 Antonelli, 9 Mian, 10 Galanda, 11 Thomas, 14 Martinoni, 17 Cotani, 19 Tusek, 20 Reynolds, 22 Childress, 31 Gergati, 33 McGrath. All. Pillastrini.
Arbitri: Facchini, Sardella, Quacci.
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