Un film per combattere l’anoressia
Terminate le riprese di “Maledimiele”, fortemente voluto da due varesini, il regista Marco Pozzi e il produttore Paolo Boriani: “Nel web l’anoressia ha trovato un forte terreno di diffusione”. Tra i protagonisti Gian Marco Tognazzi e Sonia Bergamasco
.jpg)
Il lungometraggio è dedicato a uno dei problemi più temibili del mondo giovanile e racconta la storia di Sara, un’adolescente che precipita nell’anoressia. La protagonista è Benedetta Gargari, giovanissima attrice emergente già protagonista di fiction TV di successo e di due film di Ferzan Ozpetek, La Finestra di Fronte e Saturno Contro. Tra gli altri protagonisti Gian Marco Tognazzi, Sonia Bergamasco, Isa Barziza.
“Maledimiele bandisce ogni compiacimento voyeuristico e prova ad accompagnare senza morbosità lo spettatore dentro la dimensione della malattia e a conoscere il mondo attraverso gli occhi di Sara – dice il regista Marco Pozzi, già autore della pellicola Venti e del documentario Senza Tregua
presentato al festival di Venezia del 2004 –. Il film vuole mettere in campo anche il vuoto esistenziale e la difficoltà di comunicare all’interno della famiglia borghese. L’importante presenza del personaggio di Sara, interpretata da Benedetta Gargari, aiuta lo spettatore a entrare in un immaginario che, lontano da stereotipi, conduce attraverso le immagini a un valore universale visibile che può far riflettere tutti indistintamente”.
.jpg)
“Il mio approccio all’argomento è stato molto lungo e impegnativo – prosegue Pozzi -. Non ho raccontato il corpo che svanisce, ma la dimensione psichica della malattia, dove volevo accompagnare lo spettatore. È un mondo pieno di un immaginario immaginifico e sbagliato. Il problema era tradurre in immagini quel mondo senza essere pedissequo. Visivamente sarà un film forte grazie anche a una sceneggiatura di ferro”.
Nella scrittura del film, il regista e la cosceneggiatrice Paola Rota hanno studiato anche la malattia nel mondo del Web, dove l’anoressia ha trovato un forte terreno di diffusione: “Mi sono chiesto quanto trasportare dentro al film di queste ricerche – aggiunge il regista -. Il mondo del web è presidiato da anoressici e bulimici. Ci siamo finti anoressici, abbiamo visto il fenomeno dall’interno e abbiamo visto che è una componente fondamentale. Non tenerne conto sarebbe stato da farisei. A questi giovani il web serve per socializzare questo fenomeno: mentre prima gli anoressici erano isolati, ora trovano dove condividere la propria situazione e trovarne appoggio. Lo spettatore deve aprire gli occhi su questo fenomeno”.
MalediMiele è molto vicino anche a trovare una distribuzione nelle sale cinematografiche. “L’ideale sarebbe presentare il film in un festival internazionale come quello di Cannes – aggiungono Marco Pozzi e Paolo Boriani, 29 anni, che sul set ha coperto anche il ruolo aiuto regista -. È un film tutto su Sara, quasi come Rosetta dei Dardenne. Lei è stata in scena 40 giorni su 42 di riprese. È a tutti gli effetti un film indipendente, lontano dalle grandi produzioni, ma anche dai canoni televisivi. È un film a incastri molto particolare, non la storia di un’anoressica ma sull’anoressia, su un’adolescente che si ammala di anoressia, questa realtà che distrugge vite ed intere famiglie”.
Intanto è iniziato il montaggio del film. È già pronta una prima parte e nelle prossime settimane Pozzi arriverà a un montaggio definitivo.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Giuseppe Mantica su Un futuro nella musica per il cardiologo dell’ospedale di Gallarate Giovanni Gaudio in pensione a fine anno
Bustocco-71 su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
PaoloFilterfree su Dall’abbandono alla rinascita: la lunga marcia dell’ex Aermacchi
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.