Un film per combattere l’anoressia

Terminate le riprese di “Maledimiele”, fortemente voluto da due varesini, il regista Marco Pozzi e il produttore Paolo Boriani: “Nel web l’anoressia ha trovato un forte terreno di diffusione”. Tra i protagonisti Gian Marco Tognazzi e Sonia Bergamasco

MaledimieleUn film sull’anoressia realizzato da due varesini. Sono Paolo Boriani di Luvinate e Marco Pozzi di Venegono Superiore, che stanno realizzando MalediMiele, prodotto dalla neonata casa di produzione 3per, fondata dai due insieme a Riccardo Vitanza. Le riprese dell’opera, che sarà nei cinema durante il 2010, sono terminate in questi giorni a Milano, approfittando delle vacanze natalizie della protagonista che ha 15 anni.
Il lungometraggio è dedicato a uno dei problemi più temibili del mondo giovanile e racconta la storia di Sara, un’adolescente che precipita nell’anoressia. La protagonista è Benedetta Gargari, giovanissima attrice emergente già protagonista di fiction TV di successo e di due film di Ferzan Ozpetek, La Finestra di Fronte e Saturno Contro. Tra gli altri protagonisti Gian Marco Tognazzi, Sonia Bergamasco, Isa Barziza.
 
Maledimiele bandisce ogni compiacimento voyeuristico e prova ad accompagnare senza morbosità lo spettatore dentro la dimensione della malattia e a conoscere il mondo attraverso gli occhi di Sara – dice il regista Marco Pozzi, già autore della pellicola Venti e del documentario Senza Tregua Marco Pozzipresentato al festival di Venezia del 2004 –. Il film vuole mettere in campo anche il vuoto esistenziale e la difficoltà di comunicare all’interno della famiglia borghese. L’importante presenza del personaggio di Sara, interpretata da Benedetta Gargari, aiuta lo spettatore a entrare in un immaginario che, lontano da stereotipi, conduce attraverso le immagini a un valore universale visibile che può far riflettere tutti indistintamente”.
“Il mio approccio all’argomento è stato molto lungo e impegnativo – prosegue Pozzi -. Non ho raccontato il corpo che svanisce, ma la dimensione psichica della malattia, dove volevo accompagnare lo spettatore. È un mondo pieno di un immaginario immaginifico e sbagliato. Il problema era tradurre in immagini quel mondo senza essere pedissequo. Visivamente sarà un film forte grazie anche a una sceneggiatura di ferro”.
Nella scrittura del film, il regista e la cosceneggiatrice Paola Rota hanno studiato anche la malattia nel mondo del Web, dove l’anoressia ha trovato un forte terreno di diffusione: “Mi sono chiesto quanto trasportare dentro al film di queste ricerche – aggiunge il regista -. Il mondo del web è presidiato da anoressici e bulimici. Ci siamo finti anoressici, abbiamo visto il fenomeno dall’interno e abbiamo visto che è una componente fondamentale. Non tenerne conto sarebbe stato da farisei. A questi giovani il web serve per socializzare questo fenomeno: mentre prima gli anoressici erano isolati, ora trovano dove condividere la propria situazione e trovarne appoggio. Lo spettatore deve aprire gli occhi su questo fenomeno”.
 
MalediMiele è molto vicino anche a trovare una distribuzione nelle sale cinematografiche. “L’ideale sarebbe presentare il film in un festival internazionale come quello di Cannes – aggiungono Marco Pozzi Paolo Boriani, 29 anni, che sul set ha coperto anche il ruolo aiuto regista -. È un film tutto su Sara, quasi come Rosetta dei Dardenne. Lei è stata in scena 40 giorni su 42 di riprese. È a tutti gli effetti un film indipendente, lontano dalle grandi produzioni, ma anche dai canoni televisivi. È un film a incastri molto particolare, non la storia di un’anoressica ma sull’anoressia, su un’adolescente che si ammala di anoressia, questa realtà che distrugge vite ed intere famiglie”.
Intanto è iniziato il montaggio del film. È già pronta una prima parte e nelle prossime settimane Pozzi arriverà a un montaggio definitivo.

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Pubblicato il 12 Gennaio 2010
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