Usa, Obama apre le porte ai malati di Aids
Entra in vigore da oggi la nuova legge firmata a novembre che permetterà alle persone sieropositive di accedere ai confini nazionali
Entra in vigore da oggi la nuova legge firmata a novembre dal presidente Obama che permetterà alle persone sieropositive di accedere ai confini nazionali degli Stati Uniti.
Il divieto, in vigore da 22 anni, prevedeva una procedura particolare per l’accesso dei sieropositivi. I portatori della malattia che avessero voluto entrare negli Usa avrebbe dovuto richiedere un visto, allegando una lettera del proprio medico, una scheda sulla motivazione del viaggio, un’assicurazione sanitaria e un contratto di lavoro nel Paese di origine. Insomma, una procedura piuttosto macchinosa e stringente, col rischio di accessi nascosti e quindi passibili del reato di immigrazione clandestina.
A tutto questo il presidente Barack Obama ha detto stop rimuovendo lo scorso ottobre, con il Ryan White Hiv/Aids Treatment Extension Act, il provvedimento in vigore dal 1987. «Se vogliamo essere leader mondiali nella lotta all’Hiv/Aids, abbiamo bisogno di agire così senza marchiare le persone affette dal virus» aveva detto Obama dando l’annuncio di voler tenere nel 2012 la Conferenza mondiale sull’Aids proprio negli Stati Uniti.
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