Admo in piazza con “Una colomba per la vita”

Sabato 13 e domenica 14 marzo si svolgerà su tutto il territorio nazionale la manifestazione per ridare slancio alla ricerca di nuovi potenziali donatori di midollo

Sabato 13 e domenica 14 marzo si svolgerà su tutto il territorio nazionale la manifestazione ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) "Una Colomba per la vita”, per ridare slancio alla ricerca di nuovi potenziali donatori di midollo, molto spesso l’unica speranza di guarigione per i malati di leucemia e di altre patologie oncoematiche.

Nelle piazze dei più importanti comuni italiani – a Busto Arsizio in Piazza San Giovanni – i volontari ADMO saranno a disposizione per chi vorrà, con un’offerta minima, acquistare una colomba, generalmente simbolo della pace e in questo caso anche della speranza. Il ricavato sarà interamente devoluto ai progetti di sensibilizzazione e alle strutture medico-sanitarie impegnate nella lotta contro la leucemia, i linfomi, il mieloma e le altre neoplasie del sangue. I due giorni saranno anche un’occasione per incontrare nuovi potenziali donatori e trasmettere il valore del salvare una vita, soprattutto in questa fase storica in cui molte persone, per ragioni di età, stanno uscendo dal registro nazionale dei potenziali donatori. Informazioni sul sito www.admolombardia.org oppure Tel. 02 39005367.

ADMO è L’Associazione Italiana Donatori Midollo Osseo, nata nel 1990 con la missione di collegare in modo efficiente il mondo dei malati di leucemia e di altre neoplasie del sangue con quello della salute, con particolare riferimento alle persone disponibili a donare il proprio sangue midollare. Dalla sua nascita ad oggi gli obiettivi di ADMO sono stati:

– Diffondere la cultura sulle opportunità della donazione
– Informare in modo completo, chiaro e corretto coloro che manifestano interesse per la donazione di sangue midollare
– Assistere coloro che si propongono come potenziali donatori
– Dialogare con le strutture ospedaliere e con le istituzioni
– Collaborare con il registro italiano donatori midollo osseo
– Organizzare eventi per il finanziamento delle attività dell’associazione

ADMO è nata nel 1990 (quest’anno celebrerà i 20 anni di attività), allora i potenziali donatori italiani erano poco più di 2.000, oggi invece sono più di 320.000. Nel 1992, a2 anni dalla fondazione di ADMO, si sono effettuati 15 trapianti per malati italiani e 8 per malati di altri paesi. Nel 2008 si sono effettuati 517 trapianti per malati italiani e 73 per malati di altri paesi.
Nel 1995 le donazioni in Italia a favore di malati italiani sono state 24 e 22 afavore di malati di altri paesi. Nel 2008 sono state 134 afavore di pazienti italiani e 73 afavore di pazienti di altre nazioni. Nel 1995 le ricerche di compatibilità avviate sono state 592 afavore di malati italiani e 204 afavore di malati di altri paesi. Nel 2008 sono state invece rispettivamente 2184 e 1393.
Il 6 giugno a Milano la celebrazione del Ventennale Admo Lombardia L’Associazione Donatori Midollo Osseo Regione Lombardia celebrerà, il prossimo 6 giugno, il 20° anno della sua fondazione. Nel corso dell’evento verranno premiati i più di 600 donatori che nel corso di questo ventennio hanno, con il loro gesto d’altruismo, salvato altrettante vite.

Oltre ai donatori, parteciperanno alla manifestazione le persone, i preziosi testimonial – come Fabrizio Frizzi, Tania Cagnotto, Federica Pellegrini, Walter Nudo, Paolo Maldini – nonché tutte le associazioni che da sempre si sono impegnate per diffondere l’importante messaggio di solidarietà sostenuto da ADMO. Cosa significa donare e come si può farlo.

Per poter effettuare un trapianto di midollo osseo e’ necessaria la compatibilità’ tra donatore e paziente. Le probabilità di compatibilità tra soggetti di famiglie diverse sono di circa 1 su 100.000. Per questo servono tanti donatori, perché, nonostante nel mondo ci siano più di 13 milioni di potenziali donatori, ancora molti malati (circa il 30% in Italia) non trovano un donatore compatibile.

Rendersi disponibili alla donazione di midollo osseo non significa effettivamente diventare donatori. Per donare in modo effettivo bisogna essere compatibili con il ricevente e può capitare di rimanere in banca dati per più di 10 anni senza essere chiamati a donare. Addirittura molti, superata l’età limite per la donazione (circa 55 anni), escono dal registro donatori senza essere riusciti a donare la vita a un altro essere umano. Per chi invece dovesse risultare compatibile, l’iter clinico è il seguente: si viene chiamati per un secondo approfondimento finalizzato a valutare nel dettaglio la compatibilità. In caso positivo si procede con un check-up generale a garanzia di una totale assenza di rischio per il donatore.

A questo punto si può procedere con il prelievo che può avvenire in due modalità:

1) Prelievo dalle creste iliache (le ossa del bacino). Si effettua tramite delle punture che prelevano dalle ossa del bacino il sangue midollare, ricco di cellule staminali utili al trapianto. I tempi di ricovero sono di una notte con dimissione il giorno dopo e un paio di giorni di eventuali leggeri fastidi alla schiena.

2) Prelievo per aferesi. Si effettua come un normale prelievo del sangue, con la differenza che il donatore deve assumere per alcuni giorni antecedenti il prelievo un fattore di crescita che stimola il rilascio da parte del midollo osseo delle cellule staminali utili al trapianto. In questo caso gli effetti collaterali possono essere simili a quelli influenzali, ma nulla più.

Per diventare potenziali donatori, avendo un’età compresa tra i 18 e i 40 anni, basta effettuare un semplice prelievo presso uno dei centri accreditati in Lombardia (vedi www.admolombardia.org alla sezione “La donazione”).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Febbraio 2010
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